“L’allenatore con una telefonata di 20 secondi mi ha annunciato che non sarei stato inserito nella lista Champions”. E’ cominciato così l’amore tra Emre Can e Maurizio Sarri. Un amore culminato con la cessione del tedesco a gennaio.
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Emre Can e Maurizio Sarri, un amore mai nato, fin dal giorno del chiacchieratissimo arrivo dell’ex tecnico del Chelsea sulla panchina della Juventus. Can, arrivato in bianconero a parametro zero dal Liverpool nell’estate del 2018, sembrava dover diventare uno dei punti fermi del club della Famiglia Agnelli. Con Allegri, nonostante l’avvio problematico per i problemi alla tiroide, nel 2019 colleziona minuti e buone prestazioni. Poi l’approdo di Sarri, e la favola del tedesco a Torino ha cominciato a divergere dal lieto fine: “Sarri è arrivato in estate e non ci ha allenato in prima persona a causa della polmonite per diverse settimane. Poi, dopo che il club aveva rifiutato diverse offerte e mi aveva tolto dal mercato, l’allenatore con una telefonata di 20 secondi mi ha annunciato che non sarei stato inserito nella lista Champions. Dopo quella telefonata, mi è stata negata ogni possibilità“.
“Juve grande società”
Nell’intervista rilasciata al magazine tedesco Kicker, il 26enne centrocampista tedesco ha spiegato i motivi del suo addio alla Juventus e del successivo approdo in Germania al Borussia Dortmund avvenuto durante l’ultima sessione invernale di calciomercato: “Pensavo tutto questo fosse ingiusto e per questo ho deciso di andare via a gennaio. Ma questa decisione non c’entra nulla con il club, né con i tifosi: la Juve è una grande società. Il motivo principale era che volevo tornare nuovamente a giocare a calcio. Ovviamente anche la possibilità di partecipare all’Europeo ha inciso, voglio far parte della nazionale tedesca“. Grazie della telefonata Maurizio, a presto!