Grandioso Jurgen Klopp sul coronavirus. Il tecnico del Liverpool, incalzato per l’ennesima volta sul COVID-19 che sta mettendo in ginocchio l’Italia e inizia a spaventare l’Europa, ha risposto seccato. Una risposta che è un misto di rabbia e ironia, col suo solito modo di fare che l’ha reso celebre in tutto il mondo.
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Klopp sul coronavirus: “Ma perché chiedete a me?
Ascoltare Jurgen Klopp è sempre uno spasso, anche quando si parla di tematiche serie. L’allenatore tedesco, ha risposto così alla domanda sul coronavirus: “Non posso pensare che su una cosa del genere venga richiesta una opinione a un allenatore di calcio. Chi è realmente informato può dirci cosa fare e non fare, se le cose andranno bene o meno. Non un allenatore di calcio. Perché chiedete a me di politica, di coronavirus? Sono un tizio comune con un cappello da baseball e la barba tagliata male”.
Poi ha continuato: “Non è importante quello che le persone famose dicono, bisogna dire le cose nel modo giusto e non è il compito di una persona all’oscuro di tutto come me. Io sono preoccupato come voi, forse meno, non lo so ma non conta. Voglio solo che tutti siano al sicuro e in salute e auguro il meglio a tutti”. Parole ragionate di un uomo che apre la bocca solo per dire cose giuste. Nel marasma più totale in cui si trova la Serie A, Klopp può essere un esempio per tutti.