In molti nel corso degli anni hanno raccontato di esperienze soprannaturali avute durante un coma. Ma non ci risulta che nessuno mai abbia visto l’aldilà come un supermercato. È quanto raccontato dal responsabile dell’area tecnica della Sampdoria Walter Sabatini in una lunga intervista al quotidiano Il Secolo XIX.
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L’ESPERIENZA SOPRANNATURALE DI SABATINI
Non è un mistero che Sabatini sia un grande fumatore, questo vizio qualche mese fa gli causò una grave crisi respiratoria che lo portò al coma.
“Da anni il mio corpo mi mandava segnali clamorosi e a un certo punto si è ribellato – ha raccontato il dirigente blucerchiato -. Il giorno del mio malore dovevo andare in Cina, se fossi partito sarei morto. L’ultimo ricordo che ho è uno scambio di messaggio con Osti, poi sono sparito dalla vita. Ora prendo 15 compresse al giorno per calmarmi, non c’è un solo minuto in cui non pensi al fumo. La mia vita è stata scandita dal fumo, ogni sigaretta è stata bellissima. Vivere senza per me è una tragedia, ma ho un dovere nei confronti di chi mi vuole bene”.
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Ore di panico in seguito al coma: “Ero in coma e ho visto il paradiso, era come un supermercato“. Poi chiosa finale sul patron doriano: “Con la Sampdoria ho un debito che non so se riuscirò a saldare, Ferrero non mi ha mai fatto pesare la mia assenza. Non so se venderà, in quel caso mi farò da parte perché gli acquirenti hanno il diritto di lavorare con chi vogliono. Ma lo farei con dispiacere, quest’esperienza la ritengo ancora incompleta. Mi piacerebbe rimanere alla Samp e sabato tornerò al Ferraris”.