Una storia durata ben 17 anni, finita improvvisamente nell’aprile 2018 e probabilmente non troppo bene. No, non si tratta di amore ma del rapporto tra Jurgen Klopp e il suo ex assistente Zeljko Buvac. I motivi della rottura non sono mai emersi, ma ora il 59enne ha deciso di vuotare il sacco. Il bosniaco abbandona il Liverpool poco prima della semifinale di Champions League contro la Roma, ufficialmente fino a fine stagione e per bisogno di riposo. Ma Zelijko, in realtà, non apparirà più vicino a Klopp. Buvac era stato accanto al tedesco in ogni sua avventura, dal Mainz, al Borussia Dortmund fino ad Anfield ed era soprannominato da tutti ‘The Brain’. Tanto che i media inglesi, dopo la rottura, si chiedevano che fine avrebbero fatto i Reds senza di lui. Ma la formazione di Klopp se l’è cavata benissimo anche senza ‘La Mente’.
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Ex assistente Klopp attacca il tedesco: “Ho fatto io l’allenatore per 17 anni”
Da allora, infatti, il club ha vinto la Champions League e la Premier League. Due importanti successi che hanno reso felice anche Buvac, che non si è mai congratulato però con il club: “Non l’ho fatto. Ero felice per il Liverpool, per i tifosi, per i giocatori. Ma non l’ho fatto”. Dopo due anni dall’addio e dopo due anni di silenzio il bosniaco ha cominciato a parlare e a dare la sua versione dei fatti. L’intervista è emersa il giorno dopo l’umiliante sconfitta per 7-2 del Liverpool contro l’Aston Villa. Il video, pubblicato dal Daily Mail su YouTube, è stato poi cancellato.
Il 59enne ha spiegato di essere lui il vero artefice dei successi del tedesco e ha lanciato più di una frecciata al suo ex amico Jurgen: “Ho svolto il lavoro di tecnico per 17 anni, tranne parlare in pubblico e rilasciare interviste. A parte questo, ricoprivo tutte le funzioni e ho cercato di influenzare il mio team il più possibile per aiutarlo ad avere successo. Ma non avevo bisogno di quel tipo di attenzione”. Ora Buvac non allena più, è alla Dinamo Mosca come direttore sportivo. Ma se dovesse arrivare un’offerta irrinunciabile allora ci penserebbe su: “Non voglio fare l’allenatore adesso. Se il Barcellona mi chiama ovviamente ci penserò, altrimenti no. Molti dicono che sono qui solo per tenermi occupato e aspettare una migliore possibilità. Ma se sapessero che tipo di offerte ho rifiutato durante la pausa della mia carriera non lo direbbero. Non dirò mai quali club”.