Piccolo giallo durante l’avvincente finale del Mondiale in Qatar tra Argentina e Francia. I Bleus hanno infatti effettuato ben sette cambi, uno in più (considerando quello aggiuntivo dei supplementari) rispetto ai sei consentiti dal regolamento. Un episodio che, in caso di vittoria dei transalpini, avrebbe sicuramente scatenato inevitabili polemiche. Ma scorrendo i cavilli del complesso regolamento Fifa, si scopre che Deschamps era assolutamente legittimato ad effettuare il settimo cambio, grazie ad una speciale deroga.
La Francia gioca il jolly
Minuto 121 di una incredibile e tiratissima finale mondiale: in ottica calci di rigore Didier Deschamps toglie Kounde ed inserisce Disasi. Facendo bene i conti è la settima sostituzione effettuata dal commissario tecnico dei Galletti, qualcosa che a primo impatto sembra vietata dal regolamento: le sostituzioni massime consentite sono infatti 5 nei tempi regolamentari; 6 con l’extra in caso di supplementari. La Francia avrebbe quindi perso per un errore tecnico a tavolino la partita anche se avesse vinto ai rigori? No, ed ecco perché.
La deroga
Nel corso dei 120 minuti la nazionale transalpina ha effettuato ben 7 sostituzioni: al 41’ Thuram e Kolo Muani sono entrati per Dembele e Giroud; al 71 Coman e Camavinga hanno preso il posto di Griezmanne Theo Hernandez; nei supplementari poi Rabiot, Varane e Kounde hanno lasciato spazio e Fofana, Konate e Disasi. A far scattare la deroga che ha consentito ai francesi di utilizare un ulteriore slot è stato il cambio di Rabiot: il centrocampista della Juventus è infatti uscito per un colpo alla testa, ed è così scattato il cosiddetto ‘concussion protocol’, ovvero la possibilità, in caso di tale colpo, di poter usufruire di un ulteriore slot jolly.
Tutto regolare dunque, ma vista la vittoria dell’Argentina il problema non si è comunque posto…