Pep Guardiola, fresco di vittoria di Premier League, ricorda la sua avventura da calciatore nel Brescia. Il tecnico del Manchester City, super ospite della Bobo Tv su Twitch, ha ricordato il suo arrivo in Italia e il suo primo incontro con Mazzone. L’ex allenatore romano non l’ha accolto esattamente a braccia aperte ma, con il passare del tempo, è diventato come un padre per il catalano. Guardiola ha poi elogiato un ex compagno di squadra con cui ha giocato sempre a Brescia, Roberto Baggio. Un fenomeno per Pep, di un’intelligenza incredibile.
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Guardiola: “Appena arrivai a Brescia, Mazzone mi disse che non mi voleva”
Guardiola arriva nella città lombarda nel 2001, dopo 11 anni di Barcellona. Il centrocampista atterra in Italia con tantissime aspettative, ma l’incontro con Mazzone lo destabilizza: “Mazzone è stato come un padre per me. Ricordo ancora il mio primo giorno al Brescia, arrivavo da ex capitano del Barcellona con un sacco di aspettative. Mazzone in albergo si è avvicinato e mi ha detto: ‘Io non ti volevo, non so che ci fai qua. Io ho già Giunti e gli ho dato fiducia, ora dovrò vedere cosa fare con voi due nello stesso ruolo’. Rimasi a bocca aperta. Parlammo tanto e alla fine mi disse: ‘Sei bravo. Ti voglio bene e ti farò giocare’. Mazzone mi è stato veramente vicino, soprattutto nei momenti difficili. Mi ha trattato come un figlio”.
L’esperienza di Brescia è stata indimenticabile, anche perché Guardiola ha avuto modo di giocare con Roberto Baggio. L’ex attaccante stava per chiudere la sua splendida carriera ma, nonostante i diversi infortuni, rimaneva sempre e comunque un fenomeno. Per il catalano, il Divin Codino aveva un’intelligenza incredibile, sapeva sempre cosa fare: “Un giocatore dall’intelligenza incredibile, anche quando era oramai fisicamente indebolito dagli infortuni, sapeva sempre cosa fare. Roby aveva un dono, capiva sempre dove farsi trovare in campo, nello spazio vuoto sempre smarcato. Tu sapevi che lui era lì, e lui c’era. È stata un’esperienza indimenticabile, un’avventura che mi è servita e che non dimenticherò mai”.