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Chicharito Hernàndez: “È incredibile, io guadagno milioni e i medici nulla”

calcio11/04/2020 • 21:41
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Il Chicarito Hernàndez, negli Stati Uniti da un paio di mesi, riflette sull’attuale emergenza sanitaria ma non solo. Dal Regno Unito alla Spagna, fino ad arrivare a Los Angeles. Gli ultimi anni nella vita del Chicharito sono stati piuttosto frenetici. Prima il West Ham, poi il Siviglia e, da gennaio, i Los Angeles Galaxy. Ma il messicano, arrivato a LA per sostituire Ibrahimovic, non è ancora riuscito a mettersi in mostra.  La MLS infatti è stata sospesa dopo due sole giornate, a causa del Coronavirus, e il trentunenne sta affrontando la quarantena nella città californiana con la compagna Sara Kohan e il figlio Noha. Il Chicharito, durante l’isolamento, ha rilasciato un’intervista a Sofía Niño de Rivera, trasmessa su YouTube, in cui parla di calcio ma fa anche una profonda riflessione sulla pandemia e su coloro che combattono contro il virus: 

Chicharito Hernàndez: “È incredibile, io guadagno milioni e i medici nulla”

È incredibile che mi paghino così tanti soldi per fare sport e che invece persone come i medici o gli scienziati, che cercano di trovare una cura contro questo virus che sta colpendo il mondo intero, non guadagnano nulla economicamente parlando. Dobbiamo tenere a mente che dobbiamo goderci quello che abbiamo. E che l’isolamento è una forma di collaborazione. Stiamo facendo qualcosa per aiutare tutti, il mondo intero, per cercare di far calare la curva dei contagi e finalmente uscire da questa situazione. Spero che questo migliori la nostra realtà. Spero che le persone possano imparare da questo e che non ci siano più così tante disuguaglianze”.

Hernàndez racconta anche del suo stato fisico e del possibile ritorno in campo: “Ho la fortuna di essermi allenato per tanto tempo e continuo a farlo. Ora posso anche fermarmi per un po’ di tempo senza preoccuparmi del mio stato fisico. Ovviamente mi manca il calcio, mi mancano gli allenamenti, ma cerco di non deprimermi per questo. Non dipende da me dire se ricominciare a giocare, lo devo accettare. Certo, a volte mi fa rabbia, mi sveglio e vorrei prendere la mia macchina e andarmi ad allenare, ma non posso farlo”.

Alessandra Cangialosi

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