Keisuke Honda, dopo il Botafogo, dice addio anche al Portimonense, nona meta della sua carriera. Un’avventura che volge al termine in tempi record. Il centrocampista infatti lascia il club dell’Algarve cinque giorni dopo l’annuncio del suo arrivo. L’ex Milan non potrà indossare la maglia del club portoghese e non potrà essere tesserato per un problema burocratico. Keisuke aveva lasciato recentemente il Botafogo per far ritorno in Europa. Era il 30 dicembre scorso quando il giocatore, dopo soli 9 mesi, decide di dire addio al club di Rio de Janeiro. La sua esperienza in Brasile non si chiude nel migliore dei modi, troppe assenze e troppi infortuni, ma Honda era pronto a ripartire dal Portogallo con la speranza di poter rappresentare il Giappone alle Olimpiadi di Tokyo in estate.
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Honda, l’avventura al Portimonense dura solamente…5 giorni
Il 34enne però non aveva fatto i conti con la burocrazia. Il centrocampista è stato presentato alla stampa lo scorso fine settimana e sembrava pronto al ritorno in campo. Per lui, un contratto di sei mesi con il club di Primeira Liga, con l’opzione di proroga per un anno. Ma alla fine è sfumato tutto. Il Portimonense, che lotta contro la retrocessione, non può tesserare il giocatore. Il presidente Rodini Sampaio ha infatti informato il giocatore che non può far parte della formazione di Folha. Honda dunque, essendo ormai svincolato, può cercare una nuova squadra.
Il centrocampista, dopo l’esperienza al CSKA Mosca e al Milan, ha girato tutto il mondo. Prima è volato in Messico per vestire la maglia del Pachuca, poi in Australia per giocare con il Melbourne Victory, ma non è finita qui. Nel 2019 si unisce al Vitesse, club olandese dell’Eredivisie, per poi raggiungere il Brasile l’anno successivo. Il giapponese dovrà cercare ora una nuova destinazione perché l’obiettivo Olimpiadi è ancora vivo. La determinazione è tanta, e l’ha già dimostrato in passato. Nel 2019, il centrocampista aveva chiesto pubblicamente, tramite Twitter, al Manchester United di offrigli un contratto: “Fammi un’offerta. Non ho bisogno di soldi ma ho bisogno di giocare con una grande squadra e un grande compagno di squadra!”. E c’è da scommettere, che anche questa volta non si arrenderà facilmente.