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Ibra: “LeBron fenomeno, ma non mi piace quando parla di politica”. Il cestista replica

calcio27/02/2021 • 13:09
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Zlatan Ibrahimovic si sta preparando per il Festival di Sanremo ma, nei giorni scorsi, è riuscito a dedicare del tempo anche ai media svedesi. L’attaccante, a Discovery+, ha parlato delle stelle del calcio e dello sport, citando anche LeBron James. Al 39enne è stato chiesto del cestista dei LA Lakers e Ibra l’ha sì elogiato ma anche criticato. Il rossonero crede infatti che lo statunitense dovrebbe dedicarsi solamente allo sport e stare fuori dalla politica: LeBron è fenomenale, ma non mi piace quando le persone hanno una sorta di status, vanno e fanno politica allo stesso tempo. Fai quello in cui sei bravo. Io gioco a calcio perché sono il migliore a giocare a calcio. Non faccio politica. Se fossi un politico politico, farei politica. Questo è il primo grande errore che le persone commettono quando diventano famose e acquisiscono un certo stato. Stanne fuori. Fai solo quello che sai fare meglio”.

Ibra: “LeBron fenomeno, ma non mi piace quando parla di politica”. Il cestista replica

Ma LeBron non ci sta e rispedisce le critiche al mittente: “Sono la persona sbagliata da criticare perché parla di politica senza saperne niente. Mi preparo prima di parlare, i miei commenti arrivano da una mente molto educata. Non c’è modo che io stia zitto, che mi limiti allo sport. Capisco quanto sia potente la mia voce, quanto usando i miei social io possa aiutare a combattere le ingiustizie, quelle che vedo nella mia comunità. Ho i 300 ragazzi della mia scuola di Akron a cui pensare, che vedono ingiustizie ogni giorno. Hanno bisogno di una voce, e io voglio essere la loro voce”. 

Lo statunitense, inoltre, è stupito nel sentire che queste critiche arrivino proprio da Ibra: “Non sono per nulla d’accordo con lui. Poi mi sorprende che sia lui a dire queste cose visto che nel 2018 parlava del razzismo in Svezia per via del suo cognome e delle sue origini”. James, negli ultimi anni, si è dedicato molto spesso al sociale. Nell’ultimo periodo, prima delle ultime elezioni americane, ha contribuito a organizzare la campagna “More Than a Vote”. Un’iniziativa nata in collaborazione con Michelle Obama per tentare di portare gli americani ai seggi elettorali e per aiutare le persone a destreggiarsi nei meandri della burocrazia americana. 

Alessandra Cangialosi

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