A una settimana dalla morte di Sinisa Mihajlovic, stroncato dalla leucemia, il mondo del calcio rimane turbato dalla perdita di una figura che, in campo e non solo, ha avuto un peso non indifferente. Se da calciatore si era contraddistinto, oltre che per la sua qualità e il suo piede mancino, per una grinta fuori dal comune, da allenatore ha dimostrato più volte una sensibilità rara nel mondo dello sport.
Celebre, in tal senso, la conferenza stampa in cui, da allenatore del Torino, rispose a un giornalista in merito alla difficoltà di indossare la fascia di capitano a 22 anni. Tante le figure, sportive e non, che nella giornata di lunedì hanno reso omaggio a Mihajlovic rivolgendogli l’ultimo saluto presso la basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, a Roma. Tra questi, però, mancava uno dei suoi amici più stretti: Zlatan Ibrahimovic.
Ibrahimovic assente al funerale
Lo svedese era assente all’ultimo saluto a Sinisa perché si trovava in Qatar. Nella giornata di domenica era a Doha per assistere alla finale dei Mondiali tra Argentina e Francia e, pertanto, non si era potuto recare in Campidoglio, dove era stata allestita la camera ardente. Da qui la presa di posizione dei media serbi, che negli ultimi giorni hanno accusato il 41enne attaccante del Milan di tradimento nei confronti di Mihajlovic.
Stando a quanto riportato dai media serbi, da parte di Ibrahimovic non sarebbero arrivati messaggi, saluti o visite alla famiglia. Duro l’accanimento dei quotidiani locali, alcuni dei quali hanno accusato: “Traditore, sai che il tuo amico è morto”, “Hai mostrato il tuo vero volto, che razza di uomo sei?”. La durissima presa di posizione dei media, in Serbia, è riconducibile al fatto che tra i due sembrava esserci una forte amicizia.
Un’amicizia nata da uno scontro
“Quella volta che in campo ci prendemmo a testate, dopo andai a cercarlo nello spogliatoio ma non c’era”, raccontò Mihajlovic riferendosi a uno Juventus Inter del 2005 finito in rissa. Poi tra i due era scattata un’amicizia tant’è che Sinisa l’aveva anche chiamato al Bologna quando Ibra si era svincolato dai Galaxy.
Nel 2021 i due avevano duettato a Sanremo sulle note di Io vagabondo, tra i sorrisi e l’emozione dei presenti all’Ariston. Nell’occasione lo svedese aveva speso parole d’affetto per Mihajlovic e, alla luce di questo, l’assenza della sua figura (sia fisicamente che a distanza con messaggi social) ha destato perplessità e amarezza.