Mai debutto in Nazionale fu più dolce. Il portiere del Manchester United Dean Henderson ha fatto il suo esordio con la maglia dei Tre Leoni la scorsa settimana nella vittoria per 3-0 contro l’Irlanda. Un vero e proprio affare di famiglia, dato che in tempi non sospetti suo zio aveva piazzato una scommessa puntando proprio sul debutto dell’allora 14enne Henderson con la maglia della Nazionale. E anche mamma e nonna passano alla cassa…
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I parenti, si sa, sono i primi a credere nelle capacità di un adolescente e a spingerlo affinchè riesca a realizzare i propri sogni di bambino. Deve aver pensato proprio questo Martin Plunkett, lo zio di Dean Henderson, portiere inglese riserva di David De Gea al Manchester United, quando nel 2011 ha scommesso 25 sterline sul fatto che il nipote sarebbe riuscito a debuttare con la maglia della Nazionale. Ai tempi il giovanissimo estremo difensore aveva 14 anni e militava nelle giovanili del Carlisle United e un’eventualità del genere era pagata dal noto sito di scommesse William Hill ben 500 volte la posta. Nove anni dopo, alla fine del primo tempo della sfida amichevole tra la Nazionale di Southgate e la Repubblica d’Irlanda, Henderson è entrato al posto di Nick Pope e ha fatto il suo esordio con l’Inghilterra. E lo zio è passato alla cassa. Ma non solo lui…
Henderson in Nazionale: una scommessa di famiglia
La scommessa sull’esordio in Nazionale di Dean Henderson ha portato nelle tasche dello zio ben 12.500 sterline a fronte di un esborso di appena 25. Ma l’uomo non è stato l’unico in famiglia a festeggiare. Anche la mamma e la nonna del portiere del Man Utd infatti hanno vinto 2.500 sterline dopo averne puntate 50 sul suo debutto con la maglia dei Tre Leoni. Una scommessa piazzata però quando l’estremo difensore era già passato ai Red Devils e la cui quota quindi si era drasticamente ridotta. “Non ho parlato con Dean della scommessa – ha raccontato lo zio al Mirror – ma ho mandato un messaggio alla madre per chiederle se in effetti avessimo vinto. Poi abbiamo ricevuto la conferma da William Hill. Dean era contento per noi“.
Oltre alla gioia e all’orgoglio nel vedere un proprio parente difendere i pali della prestigiosa Nazionale inglese dunque, anche un bell’incentivo economico. Che non guasta mai…