Intercettazioni Bonucci: il Corriere della Sera le ha pubblicate stamattina. Le intercettazioni risalgono all’estate del 2018, quando il difensore contattò Fabio Trinchero, 48 anni, uno dei leader dei «Viking». Il giocatore temeva ripercussioni dopo il tradimento dell’anno prima.
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INTERCETTAZIONI BONUCCI
La permanenza in rossonero di Bonucci è durata soltanto un anno ma ha fatto tanto parlare di sé. Il centrale ha più volte ribadito di essersi “pentito” di aver lasciato Torino. Eppure il suo ritorno a Vinovo non è stato così semplice. A rivelarlo sono delle intercettazioni fatte dalla Digos di Torino che aveva messo sotto controllo i cellulari del giocatore proprio perché temeva che subisse delle ripercussioni. In una prima intercettazioni Bonucci spiega che Marchisio, Barzagli e Bernardeschi sono freddi con lui. Mentre in una seconda intercettazione scrive all’ultras Trinchero: “Mi farebbe piacere quando torno dall’America, fare due chiacchiere per spiegarti come effettivamente sono andate le cose”. La risposta dell’uomo è serafica: “Con un confronto si possono aggiustare le cose”.
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I primi tempi, la curva sud dello Stadium ha comunque fischiato Bonucci, ma dalle intercettazioni si scopre che in realtà si voleva colpire la società “per il caro biglietti, il caro abbonamenti, striscioni, tutta sta roba”. Anche in società erano preoccuparti della situazioni, infatti in un’intercettazione fatta a un dirigente bianconero (di cui non è riportato il nome) emergono queste dichiarazioni: “I giocatori non si riesce a spiegare (il perché della protesta, ndr). Fra i giocatori, Giorgio (Chiellini) potrebbe capire, ma agli altri…Uno come Leo (Bonucci), se gli scatta l’ignoranza è capace che ce lo troviamo in uno dei bar loro”.
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