Paul Gascoigne racconta l’ennesimo aneddoto di una vita sempre al limite e spesso oltre. L’ultima rivelazione dell’ex centrocampista inglese riguarda il Mondiale di Italia ’90, e in particolare la vigilia dell’importantissima semifinale tra la sua Nazionale e la Germania.
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Una vita di intemperanze, stravaganze ed eccessi. E sicuramente piena di storie, avventure e aneddoti memorabili. Quando si tratta di Paul Gascoigne, che ha da poco compiuto gli anni, la sorpresa è sempre dietro l’angolo. L’ex centrocampista della Nazionale inglese ha rivelato al Daily Mail l’ennesimo episodio stravagante di una carriera sempre al limite, e spesso oltre. L’ultima rivelazione di Gazza riguarda il Mondiale di Italia 90 e in particolare la vigilia della fondamentale sfida di semifinale di Torino tra la sua Nazionale e la Germania che si sarebbe poi laureata campione del mondo. Un Mondiale vissuto dal genio inglese come una gita scolastica: “Mi sentivo in vacanza. Mi sono sentito così tutto il tempo. Il mio più bel ricordo di Italia 90 è l’eccitazione che provai salendo sull’aereo. Il calcio non mi ha mai preoccupato. Non mi importava contro chi stessimo giocando, sapevo che avremmo potuto batterli in ogni caso. Ero molto fiducioso, non mi importava nulla della tattica, di chi fosse il loro miglior giocatore o chi mi avrebbe segnato. Tutto quello che mi interessava era vincere quelle partita“.
Italia 90, Gascoigne e la vigilia della semifinale
Il comportamento di Gascoigne alla vigilia della vitale semifinale contro la Germania di Mattheus mandò su tutte le furie l’allora allenatore della Nazionale inglese Bobby Robson: “A Italia 90 giocai a tennis all’una di notte prima della semifinale. Robson era furioso”. Non proprio il modo giusto per preparare una di quelle partite che capitano poche volte nella carriera di un calciatore: ”Certo, giocare a tennis all’una del mattino prima della semifinale non è stata una grande idea. Ero in campo, sentivo questa voce burbera che gridava ‘Gazza, Gazza! Dov’è Gazza?!’. Ho pensato ‘Cazzo, adesso sono nei guai’“. Robson in ritiro bussò alla porta della camera di Gazza. Dentro trovò il compagno di stanza del centrocampista Chris Waddle. “‘Gazza, dov’è?’ – gli chiese – ‘Sta dormendo, boss’ – ottenne come risposta. ‘Dormire? – incalzò Robson – Dormire?! Mi hanno detto che ha giocato a tennis nelle ultime due ore“. L’Inghilterra perse poi quella partita ai rigori. L’ultima immagine di quella sfida vede Gazza girovagare per il campo col viso coperto di lacrime. Di sicuro però aveva migliorato il suo rovescio.