Stiamo vivendo una nuova età dell’oro per i giovani talenti internazionali. I ventenni si stanno prendendo la scena a suon di gol, giocate, valutazioni stellari e contratti milionari.
Il Barcellona aspetta Frenkie De Jong, pagato oltre 80 milioni, per ridare linfa al proprio centrocampo. Il Milan si gode la maturità e la continuità raggiunte da Donnarumma, mentre Mbappé è ormai tra le stelle più brillanti dell’intero firmamento calcistico.
Eppure qualcosa manca. Il fantasista dal passo leggero, dal portamento elegante, e dal piede incantato sembra ormai specie estinta. O, quantomeno, questo tipo di calciatore non incontra più i favori di tecnici e critica.
C’è però un ragazzo portoghese del 1999 che può invertire la tendenza.
IL NUOVO RUI COSTA?
19 anni, faccia da bambino, la corporatura è esile ma la gamba gira da predestinato. Joao Felix viene considerato il nuovo Rui Costa, e non solo perché vestiva la 10 nelle giovanili del Benfica. In particolare perché da quando indossa la numero 79 della prima squadra veleggia sul prato e dipinge traiettorie con le stesse leggerezza e creatività della leggenda portoghese.
E anche i numeri benedicono il talento di questo ragazzo. In poco più di mezza stagione sono arrivati 8 gol e 5 assist in campionato. In patria, tra i giocatori in attività, è invece accostato a Bernardo Silva, ma proprio questo fiuto per il gol può rappresentare un’arma in più. Quel valore aggiunto che spinge un allenatore a godersi il suo talento senza provare a snaturarlo.
A Lisbona, per dirla tutta, questa esplosione era persino attesa, se pensiamo che il primo contratto da professionista è stato blindato con una clausola da 120 milioni.
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Tutta Europa lo vuole, e pure Milan e Juve sono sulle sue tracce. Con una sessantina di milioni si potrebbe spuntarla, e probabilmente senza pentirsene. A patto, certamente, di credere ancora nella magia del fantasista, perché questo è Joao. Lo è sin da quando a 13 anni, più piccolo di tutti e appena entrato in pianta stabile nel settore giovanile del Porto, pregava piangendo il padre di riportarlo a casa.
Allora si fece coraggio, e adesso non si vuole fermare più. Non resta che guardarlo giocare. Che ne pensate?