Una bella chiacchierata tra due ex compagni di squadra ai tempi del Chelsea, accomunati dallo stesso cognome, Joe e Carlton Cole, in un podcast che l’ex centrocampista tiene regolarmente chiamato JOE and Coral’s All to Play. Si è parlato di calcio e festività natalizie, ma anche degli stranieri che hanno giocato con loro in Premier League. Su tutti i due Cole hanno ricordato Asier Del Horno, terzino spagnolo che giocò insieme a loro con i Blues nella stagione 2005-2006.
- Massimo Ferrero furioso contro gli arbitri: “La Samp non è la loro scuola guida!”
- L’annuncio di Chilavert: si candida alla presidenza del Paraguay
- La propria squadra…sulla pelle: i club più “tatuati”. In testa c’è un’italiana
Uno spagnolo, o più precisamente un basco, molto più anglosassone di tanti inglesi. Questa è il ricordo che Joe e Carlton Cole, ex centrocampista e attaccante della Nazionale Inglese, hanno di Asier Del Horno. Parlando in un podcast condotto da Joe Cole, i due hanno ricordato la stagione che il terzino ex Atletico Bilbao ha trascorso con loro al Chelsea. “Era un toro infuriato“, ha detto Carlton Cole quando il suo omonimo gli ha chiesto se si ricordasse di lui. “Quando l’ho visto ho pensato ‘Wow, si è inserito bene nella nostra filosofia, non vuole andare a mangiare’. Voleva andare nei bar, buttare giù qualche drink, e poi tornare a casa ubriaco, ecco cosa voleva fare. Quindi ho pensato ‘Sì, è uno di noi‘. È un bravo ragazzo“.
Cole, Del Horno e quel concerto degli Arctic Monkeys
Ha poi preso la parola il padrone di casa, Joe Cole, ricordando quella volta in cui lui, Del Horno e Shaun Wright-Phillips andarono ad un concerto degli Arctic Monkeys a Bournemouth: “È stato dopo una partita, era seduto accanto a Wrighty e io avevo un biglietto in più e gli ho detto: ‘Del Boy, ti va?’. Lui, che parlava due parole di inglese rispose ‘Sì, mi unisco’“. Cole ha raccontato che Del Horno non sapeva nemmeno chi fossero gli Arctic Monkeys: “L’ho lasciato al bar con alcuni tifosi del Chelsea che chiacchieravano. Lui non sapeva più di cinque parole in inglese. Eppure è rimasto seduto a chiacchierare con questi ragazzi per circa due o tre ore. Siamo andati a prenderlo dopo il concerto ed emetteva solo un ronzio“. Una storia particolare sul più inglese dei baschi, Asier Del Horno, che sebbene sia rimasto solo una stagione e Stamford Bridge, stando ai racconti dei suoi ex compagni, ha lasciato il segno. Ma solo fuori dal campo…