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Jorginho si affida a un mental coach: “Abbiamo parlato del rigore con la Svizzera”

calcio05/04/2022 • 15:56
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Dopo la mancata qualificazione al Mondiale con l’Italia, Jorginho spera di chiudere positivamente la stagione con il Chelsea. Per farlo, non si dedica solamente ad allenare il fisico ma anche la mente. Il centrocampista sta lavorando, infatti, con un mental coach. Lo psicoterapeuta brasiliano lo aiuta a trovare la giusta concentrazione e una nuova energia mentale.

Jorginho si affida a un mental coach

Rafael Barreiros ha iniziato a lavorare con Jorginho poco prima del suo successo a Euro 2020. Il 32enne è uno psicoterapeuta specializzato in neurolinguistica e ipnoterapia, ma no, non ipnotizza Jorginho. Barreiros, come ha spiegato ai microfoni del Daily Mail, ha insegnato al giocatore a meditare: “Non faccio sessioni ipnotiche con Jorginho perché non ha traumi o problemi irrisolti. L’ho aiutato a imparare a meditare. Lavoro molto sul lato emotivo. Quello che fa durante la meditazione gli consente di concentrarsi e trovare l’equilibrio durante le partite. I miei insegnamenti gli permettono di iniziare ogni singola partita sentendosi fresco e pieno di energia mentale”.

I due si sono incontrati dopo che Jorginho ha iniziato a seguire Barreiros su Instagram: “Non mi interessava molto il calcio negli ultimi anni, quindi sono rimasto molto sorpreso quando ha iniziato a seguirmi. Sapevo che giocava per il Chelsea e ci siamo scambiati qualche messaggio. Ho suggerito di lavorare insieme e lui ha accettato”.

Jorginho e il rigore alla Svizzera

Jorginho ha stupito, in positivo, lo psicoterapeuta. Il giocatore infatti si impegna parecchio: “Mi stupisce ancora che trovi il tempo. È molto impegnato, come me, ma è così devoto. Non perde mai una sessione e fa esercizi di meditazione da cinque a dieci minuti ogni giorno”.

Barreiros svela infine che il 30enne ha parlato con lui anche del rigore sbagliato contro la Svizzera: “Devi trovare una stabilità emotiva nei momenti difficili. Ma anche questo non garantisce la vittoria. Il calcio è uno sport di squadra quindi anche il giocatore più preparato dipende dai compagni per ottenere un risultato positivo. Sì, ha sbagliato un rigore importante per l’Italia contro la Svizzera e di questo ne abbiamo parlato. Forse Yann Sommer era più concentrato di lui. La cosa più importante è non arrendersi, devi allenare la mente oltre che il corpo e accettare la sconfitta come una lezione”.

Alessandra Cangialosi
Tags :ITALIA

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