Dopo il ritiro, Julio Cesar è approdato nel mondo dell'intrattenimento sportivo, diventando uno degli opinionisti di Amazon Prime Video per le gare di Champions League. Di recente, ha rilasciato un'intervista in cui ha rivissuto i momenti più significativi della sua carriera.
“Ero io il più forte del mondo”
Intervistato da Flashscore, l'ex numero uno nerazzurro ha ripercorso anche la sua esperienza italiana, condividendo aneddoti e momenti indimenticabili di quegli anni:
Ho lasciato il Flamengo a zero. Mio padre stava trattando con il Porto, poi è arrivata l'Inter e ha mostrato interesse verso di me. Per motivi finanziari e altre situazioni, l'offerta dell'Inter però era la migliore.
Julio Cesar ha rivelato che, durante la sua esperienza a Milano, il suo stato di forma era migliorato costantemente, fino a diventare, a suo avviso, il miglior portiere al mondo:
Tra il 2008 e il 2010 entravo in campo e mi sentivo Superman. C'erano partite in cui dicevo che nessuno mi avrebbe segnato. E bisogna stare attenti perché l'eccessiva fiducia è pericolosa. Con tutto il rispetto, con tutta la modestia, non vedevo superiori né Buffon, né Casillas, né nessun altro. Nemmeno il mio amico Dida.
"Con l'Inter vittorie indimenticabili, ma in Brasile le emozioni più grandi"
A Milano aveva trascorso sette anni, diventando una vera e propria bandiera del club con 300 presenze in nerazzurro. In quel periodo, Julio Cesar aveva dominato in campionato, conquistando Coppe Italia e Supercoppe. Tuttavia, nonostante i titoli vinti in Europa, il portiere brasiliano ha confessato che i ricordi più belli della sua carriera restano legati agli anni trascorsi in patria:
Il posto in cui sono stato più felice è stato al Flamengo. Sono stato molto felice lì. Tutti sanno che il Flamengo è la mia squadra del cuore. Poter uscire dalla tribuna e scendere in campo, giocare e rappresentare il tuo club preferito non ha prezzo
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