Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Sami Khedira ha parlato della Juve, di Sarri e Allegri, ma soprattutto di Cristiano Ronaldo e Dybala.
Khedira e il problema cardiaco
Il 20 febbraio 2019 a Khedira gli viene anche diagnosticata un’aritmia cardiaca, che lo costringe a un intervento di ablazione. L’intervento va bene e dopo un mese di stop il tedesco torna in campo: “Era la vigilia della Champions e mi sentivo strano. L’allenamento era andato bene ma il battito del cuore era accelerato e soprattutto vedevo tutto nero. Non ho visto niente per due ore – tutto buio – e non ho detto nulla al medico. Pensavo ‘ora passa, ora passa’ e soprattutto volevo giocare a Madrid. Però non passava: dopo due ore, ho chiamato il dottore”.
Juve favorita per lo scudetto
Nonostante il brutto inizio in campionato della Vecchia Signora, Khedira è convinto che alla lunga farà bene: “La Juve è un grande club e l’Italia un grande Paese. È stato bello lavorare con Chiellini, Bonucci, Buffon, Dybala, Mandzukic, grandi giocatori e persone. Sono stato fortunato. Allegri e Sarri? Sono diversi, ovviamente. Sarri era troppo diverso dallo stile Juve ma che squadra quel suo Napoli, ci ha fatto soffrire. Io con lui mi sono trovato bene, è sempre stato onesto e, se stavo bene, mi faceva giocare. Allegri però è il miglior uomo che abbia conosciuto nel calcio. Avevo feeling con lui anche quando il mio italiano era un disastro: questione di istinto. Servirà tempo per ri-adattarsi a lui ma per me vincerà ancora. Per lo scudetto, la Juve è la favorita”.
Cristiano Ronaldo fortissimo ma non difende
Khedira ha giocato col portoghese sia al Real Madrid che alla Juventus: “Cristiano il mio compagno più forte? Sì, ha tutto, spesso la squadra gioca male e lui risolve. Ha un grande ego, non è il migliore a difendere e a volte non difende proprio, però guardate quanto ha vinto. A volte è meglio difendere in nove ma avere i suoi gol. Cristiano ti fa vincere, punto”.
Khedira parla di Dybala e del duo centrale bianconero
Khedira dice la sua anche su Dybala: “Paulo ha bisogno di un bodyguard sul campo, che lo protegga e lo faccia rendere. Ha avuto troppi infortuni e troppi problemi extra calcio, con troppe persone che parlavano intorno a lui. Invece deve restare concentrato, prendersi cura del suo corpo… e in questo mi sembra cresciuto. Un’altra cosa: sa segnare gol da sogno, ha un talento unico ma per me si mette troppa pressione. Pensa di dover fare tutto: passare, creare occasioni, essere leader. Lo ricordo in finale di Champions 2017, non era libero”.
Sulla retroguardia bianconera: “Bonucci è il miglior difensore al mondo a palleggiare e giocare la palla lunga, non è veloce ma sa leggere la partita. Chiellini invece è King Kong. Ricordo uno dei primi allenamenti, dominavo di forza su tutti, poi è arrivato Giorgio e mi ha spostato. Mi sono detto: “Mai più un contrasto così con lui”. È una roccia, è intelligente e si prende cura dei compagni”.