Nessuno se lo aspettava – sicuramente neanche Dejan Lovren – che una diretta Instagram gli sarebbe costato una squalifica.
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LA UEFA A LOVREN: “SQUALIFICATO PER CROAZIA AZERBAIGIAN”
Per la prima volta nella storia la Uefa ha squalificato un giocatore non per quanto fatto durante la partita, ma bensì per una diretta su Instagram. Ma partiamo con ordine. Galeotta fu l’ultima finale di Champions League tra Real Madrid e Liverpool, ricordata da tutti per due motivi: le papere del portiere Loris Karius e la mossa di karate di Sergio Ramos e Momo Salah che aveva costretto quest’ultimo a lasciare il campo anzitempo.
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Per quel fallo, lo spagnolo si era preso gli insulti di mezza Europa. Tra i suoi detrattori c’era anche Dejan Lovren, a cui non era scesa la sconfitta nella finale e aveva iniziato a buttare fango al suo collega nel corso delle varie interviste. “Ramos fa molti errori, anche più di me. Ma è più fortunato perché gioca nel Real Madrid”, aveva candidamente dichiarato il croato. “C’è gente che per frustrazione ti contesta, io non lo faccio. Il tempo alla fine mette tutto al suo posto”, la replica del capitano delle merengues.
Finito qui? Macché. Durante la partita di Nations League tra Spagna e Croazia i due si erano menati in campo come dei fabbri. Giusto per buttare altra benzina sul fuoco, dopo la gara Lovren aveva fatto una diretta Instagram in cui aveva schernito Ramos: “Gli ho dato una bella gomitata. 3-2! Siete un branco di fighette. Parla adesso amico!”. Quindi la UEFA l’ha punito per “aver violato le regole base di condotta sportiva”. Il difensore sarà quindi costretto a saltare la prima gara di qualificazione a Euro 2020 contro l’Azerbaigian. Lontani i tempi di Roy Keane e Haaland, quando le diatribe si risolvevano con interventi killer sul campo da gioco.
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