Le prime tre cose che pensi quando vedi Simy giocare: 1) Uguale uguale al vecchio zio di due metri ubriaco alla mia prima comunione mentre prova a fare uno stop; 2) Ehi, ma quello è il cugino lento di Bolt che gioca in Serie A?; 3) Alt, alt: questo gioca davvero in Serie A?
Sì, Simy gioca in Serie A da due anni e sì, la quarta domanda viene spontanea: se gioca lui perché io sono qui a sbattermi per trovare il decimo al calcetto al posto di inciampare come fa lui in mondovisione?
Illustri scienziati hanno provato a darci qualche buon motivo secondo il quale Simy meriti di giocare nel nostro campionato, ma ogni tesi è stata prontamente ribattuta. L’unica che ha avuto vita più lunga delle altre riguarda la sua altezza.
Vabbè, almeno è alto due metri, magari qualche palla lunga negli ultimi dieci minuti, in fondo siamo il Crotone.
No.
Simy lo scorso anno – statistica ripresa da L’Ultimo Uomo in un pezzo bellissimo – ha perso otto duelli su dieci di testa. Cioè, 198 centimetri per non prenderla mai con l’unica parte del suo corpo che sembra funzionale a questo gioco.
Per non parlare del modo goffo con cui stoppa il pallone o prova a controllarlo.
Ma nell’ultimo mese è successo qualcosa che potenzialmente potrebbe avvicinarci alla fine del mondo, all’idea che siamo tutti intrappolati in una grande bugia: Simy ha fatto cinque gol nelle ultime cinque partite.
Molti di questi sono brutti da paura.
Paradossalmente pure la rovesciata che ha fatto con la Juventus ha un suo non so che di scoordinato, ha quel qualcosa che ti fa pensare che quella cosa lì, fatta in quel modo, sia sotto il copyright di Simy. Non c’è niente di male: la rovesciata di Ronaldo la poteva fare solo Ronaldo, quella di Simy è solo di Simy. Si gira in un modo così maldestro, rovescia in un modo così sbilenco che è probabile che il portiere sia rimasto sorpreso da tutta quella bruttezza e non l’abbia presa. È possibile.
Ad ogni modo questi cinque gol, probabilmente, rispondono alla famosa domanda: Perché Simy sì e io no?
In poche parole: lui ha culo, e voi no. Al di là dei gol belli o brutti, Simy è straordinariamente capace di far gol anche quando non sembra intenzionato. Prendiamo la doppietta col Sassuolo.
Questo gol è incommentabile: in diretta ti sembra un imperioso stacco di testa, poi lo rivedi ed è Consigli che nel tentativo di rinviare gliela butta sulla schiena. Lui ha culo, voi no. Non dimenticatelo.
Il secondo gol: Simy va dritto verso la porta, poi si gira come a ripensarci – Ho fatto già un gol, non posso macchiarmi il curriculum così, avrà pensato – fa una di quelle giravolte contorte come quando esci dal pub ubriaco e tira talmente piano che i principi della fisica devono ancora spiegarmi come ha fatto quel pallone a superare la linea e spegnere i riflessi di Consigli contemporaneamente.
Chiudiamo con un crimine del guardalinee ai danni del povero Simy, è dello scorso anno: il nostro ragazzone nigeriano segna uno di quei gol che potrebbero entrare senza troppe difficoltà nella top 3 dei gol più brutti della storia del gioco. L’arbitro convalida, il guardalinee annulla: ma come si permette? Gigi, sono questi i crimini contro la sportività. È questa la vera mancanza di sensibilità. Stavamo per esportare all’estero un capolavoro simile e per colpa di un guardalinee fatto per il 70% di protagonismo e per il 30% di acqua tutti lo hanno dimenticato.
Per fortuna Simy si è ripreso quest’anno tutto ciò che era suo e nonostante il suo essere sgraziato, è decisamente il giocatore più simpatico del nostro campionato, nonché l’uomo che sta sorprendentemente regalando al Crotone serie speranze di salvezza. Segna ancora, Simy. Più goffo che mai.
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