Successi in campo ma conflitti nella vita privata. È guerra aperta tra Robert Lewandowski e l’ex agente Cezary Kucharski. I due si sono denunciati a vicenda e ora si incontreranno davanti a un giudice. Dieci anni di collaborazione e ora il tribunale. Kucharski è stato il procuratore del polacco dal 2008 al 2018 ed è stato lui a scoprilo e a portarlo al Borussia Dortmund prima e al Bayern poi. Il loro rapporto professionale e di fiducia però si è interrotto e ora sono state prese misure legali da entrambi le parti.
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Lewandowski, guerra aperta con l’ex agente: si sono denunciati a vicenda
L’agente, nelle scorse settimane, avrebbe denunciato l’attaccante e la moglie Anna per aver sperperato soldi di una società comune per scopi personali. La coppia avrebbe infatti speso circa 9 milioni di euro. Il 32enne, ovviamente, ha negato tutto e ha dichiarato che avrebbe intrapreso un’azione legale contro l’ex agente. Il polacco, però, ha ricevuto degli attacchi anche dalla stampa tedesca. La rivista Der Spiegel, infatti, ha accusato Lewandowski di retrodatare i contratti sui diritti pubblicitari, per evitare di versare parecchi milioni in tasse. Ora, secondo Die Welt, il giocatore avrebbe denunciato Kucharski. Il polacco accusa l’ex procuratore di ricatti, calunnie e molestie.
Il quotidiano tedesco avrebbe trovato una lettera dell’avvocato dell’attaccante, Tomasz Siemiątkowski, in cui si parla del ricatto alla famiglia del giocatore e di prove a sostegno di questa tesi. Prove che, secondo il legale, dimostrano che Kucharski, con l’aiuto di un giornalista di Der Spiegel, ha tentato di ricattare il campione del Bayern per tenere segrete alcune informazioni private dell’attaccante. L’ex procuratore avrebbe chiesto circa mezzo milione di euro al giocatore. Dopo la denuncia presentata da Lewandowski, nessuna delle due parti ha più commentato la vicenda. Ma tutto indica che il conflitto tra il polacco e Kucharski sarà risolto in tribunale. L’intero staff del giocatore ha sempre insistito sull’innocenza di Robert e ora avrà la possibilità di dimostrarlo in aula.