Jesse Lingard a cuore aperto. Il centrocampista del Manchester United ha rivelato di aver pianto dopo aver scoperto di non essere nella lista dei 26 giocatori per Euro 2020. Il 28enne, dopo un inizio di stagione difficile, a gennaio 2021 si trasferisce in prestito al West Ham fino al giugno seguente. Jesse si trasforma presto in uno dei grandi protagonisti della squadra londinese e, grazie alle sue prestazione ma anche ai suoi 9 gol e 5 assist, permette al club di sfiorare il sogno Champions e di raggiungere l’Europa League. Il Ct dell’Inghilterra lo inserisce quindi nella rosa provvisoria in vista degli Europei, salvo poi escluderlo.
Lingard escluso da Southgate per Euro 2020: “Ho pianto quando l’ho saputo”
Un’esclusione che ha fatto soffrire Lingard. Il giocatore solo recentemente ha descritto il malessere provato quando ha scoperto di non essere convocato per Euro 2020. In una lunga chiacchierata con The Players’ Tribune ha spiegato che anche la famiglia ha sofferto con lui: “A giugno, pensavo davvero di aver fatto abbastanza per entrare nella lista finale dei 26 per gli Europei. Ovviamente, ho rispettato la decisione di Gareth, ma quando ho telefonato per dirlo a mio fratello, beh ho pianto. Anche Lou (suo fratello) ha pianto”.
Nonostante la grande delusione, Lingard è tornato a casa e ha tifato i suoi compagni di squadra fino all’atto finale di Wembley. Il giocatore ha documentato, con diversi post sui social network, il suo sostegno alla squadra di Sua Maestà.
Durante la partita di apertura degli Europei contro la Croazia, ha pubblicato foto e video sui social mentre si trovava in un pub con una maglia dell’Inghilterra di Declan Rice. Il giocatore aveva anche un pappagallo sulla spalla: “Due anni fa, quella notizia mi avrebbe completamente distrutto. Quando i ragazzi hanno giocato la prima partita, non avevo intenzione di sedermi e deprimermi. Non giocavo, ma ero ancora un fan, giusto? Così ho indossato una maglietta e sono andato in un pub con Lou e alcuni amici. Questo ragazzo lì stava andando in giro con un pappagallo e all’improvviso si è seduto proprio sulla mia spalla a guardarci battere la Croazia”.
Lingard consiglia a tutti di seguire le partite dai pub. Ma tra giocare un match e guardarlo alla TV non ha dubbi su cosa scegliere: “Consiglio di andare nei pub quando gioca l’Inghilterra, l’atmosfera, l’energia. Ho scattato alcune foto, firmato alcuni autografi. Non sono davvero sicuro di come sia successo, ma presto ero sui tavoli del DJ. Che pomeriggio! Lo dirò a tutti i giocatori. Unitevi ai tifosi in un pub almeno una volta durante la carriera. Vi dà una prospettiva diversa. Sia chiaro, guardare i ragazzi è sempre molto divertente, ma giocare e indossare la maglia dell’Inghilterra è un qualcosa di enorme. Ogni volta che indosso quella maglietta mi sento benedetto. Poter chiamare la mia famiglia e dire loro che avevo ricevuto di nuovo la convocazione per gli internazionali a settembre è stata una sensazione enorme, è bello essere tornato”.