In questi giorni si sta dibattendo sulla data di ripartenza della Premier League. Mercoledì 28 maggio i club inglesi si riuniranno per decidere la data ufficiale che potrebbe essere quella del 13 giugno. Tuttavia, non solo alcuni allenatori, ma anche tanti calciatori non sono sicuri della ripresa e stanno sottolineando le loro perplessità. In questo clima di terrore, ci ha pensato Edge Health a gettare altra benzina sul fuoco quantificando il numero di morti causati dalla partita di Champions League tra Liverpool e Atletico Madrid.
- Donizete e la droga, venduta la medaglia Mondiale per club per la cocaina
- Presidente dell’Almeria perde a FIFA, la reazione è virale (VIDEO)
- Il Manchester United fa causa a Football Manager: la Sega fa infuriare il diavolo
Liverpool Atletico Madrid una bomba virologica
Se ieri vi avevamo parlato dei rimpianti di de Roon, che si sente indirettamente responsabile della diffusione del coronavirus in Lombardia a causa della partita di champions tra Atalanta e Valencia, Edge Health, gruppo di ricerca direttamente collegato al servizio sanitario britannico, ha pubblicato i risultati di una ricerca scientifica secondo cui 41 persone hanno perso la vita a causa del coronavirus contratto durante Liverpool Atletico Madrid. Quella partita si giocò davanti a 52mila spettatori, di cui 3000 tifosi provenienti da Madrid che era già zona a rischio.
Il sindaco della città dei Beatles, Steve Rotheram aveva già puntato il dito contro la Uefa che aveva dato il via libera a farla giocare a porte aperte nonostante l’emergenza: “Dopo quella partita è stato riscontrato un aumento dei contagi ed è giusto indagare. Dobbiamo capire se la presenza dei tifosi spagnoli abbia contribuito alla diffusione del virus”. Gli ha fatto eco il sindaco di Madrid José Luis Martinez Almedia: “Quel match è stato un errore. Con il senno di poi, andava evitato”. Non solo Liverpool Atletico Madrid, ma anche il Festival ippico di Cheltenham, disputato tra il 10 e il 13 marzo scorso avrebbe prodotto altri 37 morti. Dati che appesantiscono ulteriormente un clima già teso. Si pensi che il capitano del Watford Troy Deeney si è rifiutato di allenarsi per tutelare il figlio di 5 mesi che ha avuto problemi respiratori.