Dries Mertens, attaccante del Napoli, ha un cuore d’oro e l’ha scoperto anche la sua anziana vicina. La donna, vedendolo rientrare sempre a tarda notte, pensava che il calciatore si desse alla bella vita e invece ha fatto una piacevole scoperta. Mertens, in questi giorni, era lontano dall’Italia perché impegnato con la nazionale belga nelle qualificazioni a Euro 2020. Due gare superate brillantemente dalla formazione di Roberto Martinez, che con il San Marino vince 9-0 e con il Kazakistan 2-0. Il Belgio, primo del Gruppo I e a punteggio pieno, è quindi il primo club a qualificarsi ufficialmente alla competizione europea. Un gran risultato anche per Driens Mertens, che sta vivendo un ottimo periodo pure in Italia e sembra sempre più vicino al rinnovo con il Napoli. Saranno felici le sue anziane vicine, che sono ormai affezionate al loro “Ciro”.
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Mertens, la vicina: “Tornava tardi pensavo alla bella vita”
Ciro Mertens, non più Dries, a Napoli nessuno più lo chiama così, soprattutto chi abita nel suo stesso palazzo. Il belga risiede ai piedi della collina di Posillipo, da ben sei anni, da quando cioè è arrivato in Italia. La casa, che condivide con la moglie Kat, ha un panorama mozzafiato che affaccia direttamente sul Golfo, e l’attaccante è il condomino più illustre. Nel palazzo vivono anche tre anziane signore con cui Mertens parla pure di calcio. Lo stesso belga aveva parlato di loro in un’intervista, rivelando di ricevere rimproveri o schiaffetti dalle nonnine novantenni in caso di errori durante le sue partite. Ora sono le anziane a parlare, ai microfoni de Il Giornale, confessando anche un aneddoto che fa onore al belga.
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“Quando di notte lo vedevo rientrare tardi, immaginavo che si desse alla bella vita. Poi abbiamo saputo che comprava le pizze e andava in giro per regalarle ai senzatetto. Pensi che a volte lo rimprovero, gli do una schiaffetto sulle guance, niente di più. Succede quando sbaglia una rete o quando non vinciamo, allora lo aspetto, e quando rientra gli dico: ‘Ehi Ciro, basta errori, alla prossima devi fare gol, sennò…”.
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