Se per molti, specie alla luce del Mondiale vinto, quella di Lionel Messi è una figura leggendaria dell’universo calcistico, per alcuni le cose sono ben diverse. Nelle scorse ore, El Periodico ha pubblicato diverse conversazioni segrete tra gli ex dirigenti del Barcellona. Nella fattispecie, una chat tra l’ex presidente Josep Maria Bartomeu e l’allora capo dei servizi legali del club Román Gomez Ponti porta alla luce l’insofferenza nei confronti della Pulga.
El Mundo pubblica i contratti di Messi e Piqué
Il contesto è riconducibile al Barcagate, l’inchiesta relativa alla gestione del Barcellona negli ultimi anni sotto la presidenza Bartomeu. Nel marzo 2020, in piena pandemia, Ponti propone soluzioni estreme per far quadrare i bilanci, tra queste la riduzione degli stipendi. In questo conteso si inseriscono, stando a quanto emerso dalla chat segreta, le pretese economiche di Leo Messi che, in piena pandemia, avrebbe chiesto al presidente di abbassare tutti gli stipendi tranne il suo e quello di Luis Suarez.
Il 31 gennaio 2020, tre mesi dopo le dimissioni di Bartomeu, El Mundo pubblica i contratti di Messi (da oltre 550 milioni) e Piqué. Informazioni assai dannose per il club come dichiarato dall’ex patron che, in tal senso, sosteneva che ci fosse una talpa all’interno del Barcellona. In questa direzione è circolata l’ipotesi che, dietro l’accaduto, ci fosse lo zampino dell’attuale presidente Joan Laporta.
“Messi topo di fogna”
La pubblicazione dei contratti manda su tutte le furie Román Gomez Ponti che, in chat con Bartomeu, attacca pesantemente Leo Messi: “Non puoi essere così buono con quel topo di fogna, un nano che danneggia l’immagine del club. Il Barcellona gli ha dato tutto mentre lui impone ingaggi, acquisti, sponsor. Mi auguro che possa marcire tra l’indifferenza della gente, non c’è nulla di peggio”. Una posizione condivisa, in buona sostanza, dall’ex presidente blaugrana: “Sono d’accordo su molte cose, articoli di questo tipo danneggiano l’immagine della società“. Quindi sul contratto di Messi: “In tempi normali sarebbe stato accettabile, ma con la pandemia tutto è cambiato”.
Ad alcune delle conversazioni trapelate avrebbero preso parte anche l’ex amministratore delegato Oscar Grau, il direttore finanziario Pancho Schroder, il direttore della strategia e dell’innovazione Javier Sobrino e i dirigenti Jordi Moix, David Bellver e Oriol Tomàs. Sostanzialmente i messaggi scritti da Ponti dipingono Messi come un calciatore ricco e viziato: “Un milionario insensibile che si rifiuta di accettare i provvedimenti adottati per il bene del club“. Una situazione ai limiti del surreale che, in attesa di ulteriori risvolti, farà ancora discutere.