Esonerato dal Manchester United, lo Special One si è subito rincuorato coi 68mila euro a partita che Bein Sports gli paga per commentare le partite di Premier League. Durante la trasmissione, il tecnico ha affrontato diverse tematiche. Quando gli è stato chiesto quale fosse la squadra più forte allenata, non ha esitato un secondo.
MOURINHO CUORE INTER
Pur avendo allenato Barcellona (come vice di Robsono prima e di Van Gaal poi), Porto, Real Madrid, Chelsea e Manchester United, il cuore dello Special One batte ancora per l’Inter. “Ho rispetto per tutte le squadre che ho allenato, ma la più forte è l’Inter – ha risposto incalzato dai giornalisti in studio -. Vincemmo tutto battendo le squadre più forti del mondo: 3 a 1 al Barcellona in semifinale, 2 a 0 al Bayern Monaco in finale. Vincemmo il campionato con un numero straordinario di punti e la coppa nazionale. Tre trofei in 10 giorni sono davvero una cosa memorabile. Eravamo imbattibili”.
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CECH, DROGBA E SALAH
Punzecchiato su un suo possibile ritiro dopo l’ultima stagione fallimentare coi Red Devils: “Ho scelto di fare il commentatore per arricchire la mia conoscenza del calcio ma sono troppo giovane per ritirarmi. Appartengo al calcio d’alto livello e voglio restarci. Sono un vincente come Guardiola e Ancelotti. Il secondo posto con lo United è stato uno dei miei più grandi risultati. Sembrerà una pazzia, ma non sapete cosa c’è dietro le quinte“. Su Cech, Drogba e Salah: “Sono onorato ad essere stato il primo a dare la maglia numero 1 a Petr quando ha esordito in Premier League.
È una grande perdita per il calcio ma ciò non cancella quello che ha fatto.
Quando chiesi ad Abrahomovic di comprarmi Drogba non sapeva chi fosse e io gli dissi: ‘Mister Abrahomovic paghi e non parli’. È diventato un’icona del Chelsea. Quando poi anni dopo sono tornato ad allenare i Blues gli dissi ‘Didier non sei più il numero 1 ma mi servi coi più giovani. Infine Salah non è vero che l’ho voluto vendere io, anzi l’ho scoperto quando giocava nel Basilea. A Londra era un ragazzino spaesato e voleva sempre giocare. Quindi lo mandai alla Fiorentina a farsi le ossa. Quando il Chelsea l’ha venduto non ero io l’allenatore. Il mio rapporto con lui era e resta ottimo”.
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CR7 VS MESSI
Quando a Mou gli viene chiesto se sia più forte Cristiano Ronaldo o Messi, risponde in maniera diplomatica: “Sono entrambi forti ma diversi. Non è giusto dire che uno sia più forte dell’altro. Posso solo dire che quando ho avuto Ronaldo con me era un uomo felice. Quando ho affrontato lui e Messi da avversari ho dovuto pensare molto a come far vincere la mia squadra. Vanno ammirati perché sono al vertice da anni: vincere una volta può succedere ma loro sono 10 anni che vincono tutto”. Mourinho cuore Inter farà sicuramente infiammare i tifosi nerazzurri che non l’hanno mai dimenticato.