Ci sono episodi nel mondo del calcio che possono perseguitarti per un’intera carriera. Episodi positivi, ma anche episodi negativi. Esempio lampante di quanto appena detto è l’ex portiere del Liverpool, approdato in questa sessione di mercato all’Union Berlino, Loris Karius. Chiunque ricorda questo giocatore per una serata in particolare, per lui assai nefasta: la finale di Champions League tra Liverpool e Real Madrid. Da quella serata è passato molto tempo, ma i giornalisti non possono esimersi dal continuare a fargli domande a riguardo…
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Era il 26 Maggio del 2018 e allo Stadio Olimpico di Kiev andava in scena la finale di Champions League tra Liverpool e Real Madrid. La notte che ha cambiato la carriera dell’allora portiere titolare dei Reds Loris Karius. L’estremo difensore tedesco infatti si rese protagonista di due clamorosi errori che aprirono la strada alla vittoria delle Merengues per 3-1. Prima regalò a Benzema il pallone per l’1-0 con un maldestro rilancio con le mani; poi non riuscì a parare un tiro dalla distanza di Bale non certo irresistibile per il definitivo 3-1. Da quella serata sono passati più di due anni, e Karius, dopo un biennio al Besiktas con alterne fortune, è tornato in Bundesliga, all’Union Berlino, in prestito dal Liverpool. Peccato che ad ogni intervista, i giornalisti continuino a fargli domande su quella per lui nefasta notte…
Ancora le papere in finale di Champions, Karius non ne può più…
Dopo quattro anni lontano dalla Germania, Karius è dunque tornato in Bundesliga: “Il mio obiettivo è mettermi di nuovo alla prova qui. Sono stato via per quattro anni. Il mio obiettivo è dimostrare che sono ancora un ottimo portiere per la Bundes“, ha raccontato l’ex Liverpool al sito ufficiale del campionato tedesco. Inevitabilmente però, si torna subito a quella notte di Maggio del 2018. E Karius ne ha abbastanza: “Basta, è stato due anni fa. Da allora ho giocato più di 60 partite. Sono qui per giocare bene. Questo non ha più importanza, me lo sono lasciato alle spalle da tempo. Le uniche persone che vogliono parlarne sono i giornalisti. Adesso è veramente noioso per me“. Risposta comprensibile da parte di Karius, che però dovrebbe capire che sono proprio le papere di quella notte di Champions ad averlo reso, nel bene o nel male, immortale.