A più di due mesi dal rocambolesco e sofferto addio all’Atalanta, Alejandro “El Papu” Gomez è tornato a parlare, e lo ha fatto ai microfoni di SkySport. Argomento principale dell’intervista non poteva che essere il suo distacco da Bergamo e dai nerazzurri, da quella che per sette lunghi anni è stata la sua casa. Idolo dei tifosi e leader tecnico della squadra, il fantasista argentino non ha certo dimenticato l’Atalanta…
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Un addio che fa ancora male, nato da frizioni mai risolate con il suo allenatore Gasperini e sfociate in una cessione quasi forzata in Spagna, al Siviglia. Dopo sette anni di giocate, assist e goal con la maglia dell’Atalanta, a Gennaio il Papu Gomez ha lasciato Bergamo tra la tristezza dei tanti tifosi che lo avevano eletto a proprio beniamino. Passati ormai oltre due mesi da quel sofferto addio, il trequartista argentino è tornato a parlarne ai microfoni di SkySport: “Sto cercando di capire come sia successo tutto questo – ha raccontato il Papu – so di non essere il colpevole in questa storia. Non si poteva andare avanti così e ho preso la decisione giusta, sono contento e tranquillo per la scelta che ho fatto“.
La “tristezza” del Papu Gomez
“La prima parola che mi viene in mente pensando a Bergamo? Tristezza“, ha continuato Gomez. “Faccio fatica a guardare una partita dell’Atalanta. Mi fa male vedere i miei ex compagni. Sono felice per loro perché stanno facendo molto bene e so che squadra è, ma non riesco. Quindi oggi dico tristezza, spero che col passare del tempo ci possa essere altro“. Qualcuno, secondo lui, voleva vederlo lontano dai grandi palcoscenici europei: “Avevo grandi offerte dalla MLS e dall’Arabia Saudita, con tantissimi soldi, ma non mi interessava. Sapevo che c’era gente che mi voleva vedere sparire in questi paesi, ma la mia priorità era il Siviglia e sono orgoglioso di essere finito qui“. Il Papu è ormai volato in Andalusia, ma un pezzo del suo cuore non può non essere rimasto a Bergamo…