Dal 2008 al 2013 ha vestito la maglia del Milan e ancora oggi occupa un posto speciale nel cuore dei tifosi rossoneri. Pato è intervenuto sul canale Twitch ufficiale del club milanese e ha parlato della sua avventura in Italia, ma anche del Milan di oggi e di Leao. Il giocatore brasiliano amava giocare in Serie A, ma poi sono arrivati gli infortuni e la solitudine si è fatta sentire sempre di più: “Sono arrivato molto presto al Milan, quando arrivi molto giovane devi avere persone intorno a te che ti stiano vicino. Io ero da solo, non c’era nessuno. Una volta uscito dall’allenamento rimanevo da solo. Mi divertivo in campo, giocavo come se fossi in strada. Purtroppo ho iniziato con gli infortuni, lì mi sono mancate tante cose. Ero sempre solo, quando volevo parlare con qualcuno, dire quello che sentivo non potevo”.
- La promessa di Rice, proverà la sua prima pinta di birra se Inghilterra vincerà Europeo
- La macchina di Aguero vinta dal magazziniere del City è già…in vendita
- Clamorosa ipotesi dalla Francia, Donnarumma al Psg ma in prestito alla Roma
Pato e il Milan: “Oggi farei almeno 10 gol! Leao può fare di più”
Gli infortuni e poi l’addio, una scelta non solamente sua: “Sono state delle scelte, anche non mie. Io ho saputo dopo che il Milan volesse darmi solo in prestito, però purtroppo non è andato così. Sono stato influenzato per tornare in Brasile. Ho cambiato altre squadre, ora sono qui oggi e ora ho la testa di un ragazzo di 31 anni che è molto diversa da quella di un ragazzo di 18. Poi in un Milan così farei come minimo 10 gol (ride, ndr). Quando vedi i ragazzi di oggi c’è sempre tanta gente al loro fianco, in quel periodo non c’era questo approccio. Il Milan comunque è stato come una casa per me, una famiglia, però c’è stato un momento in cui mi sono sentito solo. È stata una bella esperienza, rimarrà sempre nel cuore, ci sono tante cose che sono capitate. È successo, ora guardo al futuro”.
Futuro, ma anche presente. Cosa pensa Pato del Milan di oggi? Il verdeoro crede che faccia sognare, ma dà anche un consiglio a Leao: “Fa sognare i tifosi. Ovviamente non è facile, competere con i club che spendono cifre assurde è molto difficile. Maldini con quello che ha in mano ha fatto un bel lavoro. Leao èun giocatore molto importante, è bravo. Il calcio non è solo arrivare a Milanello, allenarsi e andare a casa. Devi concentrarti, se sei in un posto come l’Italia in cui la tattica è importante devi imparare, studiare, guardare le partite. Vedo che ha tutto questo potenziale, ma può fare di più. A volte quando era Milanello volevo tornare subito a casa, il calcio non è così. Deve capire bene dov’è, deve lavorare molto sulla testa, deve capire quello che rappresenta. Sono sicuro che farà molto bene, e lo auguro non solo a lui ma a tutti i giocatori”.