È ufficiale, Aaron Ramsey lascia la Juventus e si unisce ai Rangers. Per il gallese, per ora, si tratta di un arrivederci e non di un addio, ma il club bianconero spera che a giugno possa trasformarsi in una separazione definitiva così da liberarsi con un anno di anticipo di uno stipendio davvero oneroso. Dopo aver rifiutato praticamente tutte le opzioni proposte, alla fine Aaron ha deciso di partire e accettare l’offerta della squadra scozzese. Una scelta avvenuta all’ultimo secondo, mentre era in uno scalo privato in Inghilterra. Decisa la destinazione, si è imbarcato sul volo e ha raggiunto la Scozia.
Ramsey in prestito ai Rangers, costretto a scegliere la squadra in aeroporto
L’ex Arsenal, arrivato alla Juventus a parametro zero nel 2019, avrebbe potuto tornare in Premier League. Diversi club, infatti, erano interessati al centrocampista. Burnley, Newcastle, Everton e Crystal Palace, secondo il Daily Mail, hanno mostrato il loro interesse, ma il centrocampista ha rifiutato almeno tre occasioni. A questi, si è aggiunto poi il Wolverhampton. La necessità di rinforzi a centrocampo al Molineux è evidente e il tecnico Bruno Lage sperava di riuscire ad ottenere Aaron. Alla fine però il 31enne ha scelto un’altra destinazione.
Una decisione presa all’ultimo secondo. Il centrocampista, secondo The Athletic, ha scelto la destinazione finale tra una squadra della Premier League, i Rangers e un altro grande club europeo, in aeroporto. Scelta la squadra, si è imbarcato sull’aereo e ha raggiunto la Scozia.
Ramsey lascia Torino dopo aver collezionato 70 presenze e 6 gol. La sua ultima apparizione è del 20 ottobre, 6’ nel finale di Zenit-Juve di Champions. L’esperienza in Serie A del gallese è stata caratterizzata dai tanti infortuni che hanno limitato le sue opportunità.
Il giocatore a ottobre, in alcune dichiarazioni fatte durante la sosta nazionali, aveva criticato la sua gestione da parte dello staff tecnico bianconero proprio sul tema infortuni: “So cosa posso fare e con la giusta gestione posso rimanere in forma per un lungo periodo di tempo e giocare molte partite. Mi sento ancora bene, quando mi è stata data l’opportunità e gestito correttamente. È stato frustrante aver subito questi piccoli infortuni che mi sono costati molte partite e hanno significato che negli ultimi due anni ho perso alcune partite importanti per il Galles”.