Dissing tra Giovanni Rezza e la Lazio nato da una battuta che il responsabile dell’ISS ha fatto durante la consueta conferenza stampa delle ore 18 del dipartimento della protezione civile italiana.
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Rezza fa infuriare Lotito
Probabilmente la battuta sarebbe stata anche divertente se fatta in un altro contesto e in altre situazioni. Il direttore del Dipartimento di Malattie Infettive dell’Istituto di superiore della sanità, ieri era in conferenza accanto accanto al capo della protezione civile Angelo Borrelli. Dopo aver letto il report giornaliero dei contagiati, dei guariti e dei morti, sono iniziate le domande dei giornalisti. Uno di questi ha chiesto se fosse il caso di riprendere il campionato e Giovanni Rezza ha risposto: “Da tifoso romanista mi auguro di no – alludendo alla lotta scudetto che vede coinvolta l’altra squadra della capitale -. Scherzi a parte, se dovessi dare un parere tecnico non lo darei favorevole e credo che il Comitato tecnico scientifico sia d’accordo. Poi sarà la politica a decidere”. Frasi che non sono scese giù ai laziali, né tanto meno a Lotito. Il capo della comunicazione Lazio, Arturo Diaconale ha dichiarato ad AdnKronos: “Alle volte il tifo colpisce anche gli scienziati e dà alla testa... esperti che sarebbero molto più utili se, invece di occuparsi di argomenti simili, trovassero un modo per fronteggiare efficacemente il virus. Gli scienziati facciano gli scienziati e non i tifosi”.
Poi in serata Rezza ha precisato: “Era solo una battuta per sdrammatizzare la situazione. Se avessi saputa che la Lazio se la sarebbe presa così tanto avrei evitato“. Il responsabile dell’ISS ha poi ritrattato sul discorso inerente la ripresa del campionato, passando da un no categorico a un nì: “Se proprio si deve giocare è giusto farlo a porte chiuse e massimi controlli – ha spiegato alla Gazzetta dello Sport -. Nel momento in cui decidessero di ricominciare, ci sarebbe bisogno di grandissimi controlli molto assidui. Bisogna capire cosa succede anche a livello europeo. Ci sono dunque una serie di problemi molto complessi, una scelta che comunque a me lascia molto perplesso non per il campionato italiano ma per l’Europa in generale. Sta comunque ad altri decidere”.