Pareggio a reti bianche per la Roma, bloccata in casa dal Genoa sullo 0-0 ed incapace di trovare la terza vittoria consecutiva in campionato. I giallorossi, complice l’ottima prova difensiva dei rossoblu e nonostante 20 minuti abbondanti passati in superiorità numerica, non sono riusciti a trovare la via della rete. O meglio, la rete l’avevano anche trovata con Zaniolo al 90esimo, ma l’arbitro Abisso dopo il consulto del Var ha deciso di annullarla per fallo di Abraham su Vasquez. Ennesimo episodio controverso di una stagione non felicissima per la squadra di Mourinho dal punto di vista arbitrale. Ed il portoghese, come suo solito, al termine del match ha commentato senza troppi giri di parole quanto accaduto…
Mourinho nel post Roma-Genoa
“Posso commentare la partita ma non il goal annullato, il rosso o qualche reazione. Preferisco evitare“. Queste le prime parole a Dazn di Josè Mourinho al termine di Roma-Genoa, partita caratterizzata dalla rete annullata a Zaniolo (poi espulso per doppio giallo). Il portoghese però non mantiene del tutto fede a quanto dichiarato, ed è costretto a parlare di quanto accaduto: “Se l’arbitro ha deciso bene, il nostro gioco, quello di cui il popolo è innamorato, è un gioco cambiato, è un altro sport“, ha detto lo Special One. “Se quello è un fallo, il gioco non è lo stesso. Se invece l’arbitro ha sbagliato e doveva convalidare il gol, lui sarà il primo a non essere contento di aver sbagliato“.
Per la Roma si tratta dell’ennesimo episodio arbitrale di una stagione non proprio fortunatissima sotto questo punto di vista. E Mourinho non riesce ad evitare di sottolinearlo: “Per noi è un deja-vu, nell’arco della stagione è successo tante volte”. Poi la frecciata finale: “Perché questo accade? Perché noi della Roma agli occhi del potere siamo piccolini“.
L’ex tecnico di Inter, Real e Chelsea ha continuato poi il suo sfogo in conferenza stampa: “Pensate che se Zaniolo avesse giocato con Inter, Juve o Milan sarebbe stato espulso? Ha solo ripetuto tre volte ad Abisso ‘Che c**** hai fischiato?‘. Non sarebbe mai successo a Lautaro, Chiellini o Ibrahimovic nei loro stadi. Noi siamo piccolini“. Ha ragione l’allenatore portoghese?