Sahin licenziato dal St. Pauli, a Istanbul il Basaksehir gli offre una maglia

calcio14/10/2019 • 18:29
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Mai come in questi giorni, le sorti del calcio e della politica si stanno incrociando. Accade in Turchia, dove è scoppiato il caso Cenk Sahin. Il calciatore turco del St. Pauli era stato al centro di una bufera politica dopo un suo post su Instagram della scorsa settimana: festeggiamenti per una rete? Congratulazioni per un risultato sul campo? No. Sahin ha pensato di sostenere in maniera manifesta (come tanti altri giocatori turchi) l’azione militare del governo di Ankara nei confronti del popolo curdo. E lo ha fatto nelle ore in cui la nazionale turca aveva dato vita nel post-partita dell’Eurosfida con l’Albania, vinta al 90′ dalla squadra allenata da Senol Gunes, a un saluto militare a sostegno dell’offensiva turca nella Siria del Nord.

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epa07914262 Turkey’s players make a military salute during the UEFA Euro 2020 qualifier Group H soccer match between Turkey and Albania in Istanbul, Turkey, 11 October 2019. EPA/ERDEM SAHIN

Prima la condanna, poi il licenziamento: Sahin saluta la Bundesliga

Settantadue ore. Tanto è durata la riflessione del club oggi quinto in classifica nella Bundesliga 2. Troppo pesante quel post di sostegno di Sahin, ritenuto “incompatibile con la condotta del giocatore con i valori del club tedesco, da sempre contro ogni atto bellicoso e di violenza”. Per questo motivo, la società tedesca ha reso noto di aver allontanato il calciatore.

https://twitter.com/fcstpauli/status/1183747411228930054

“I principali motivi sono il ripetuto disprezzo dei valori del club e la necessità di proteggere il giocatore – è il contenuto della nota emessa dal club tedesco – per quanto ci riguarda, non può essere in discussione il fatto di rifiutare ogni atto di guerra. Non possiamo e non dovremmo tentare di misurare nel dettaglio le sfumature delle percezioni e degli atteggiamenti di altri background culturali. Il fatto che rifiutiamo gli atti di guerra non è tuttavia suscettibile di dubbio o discussione”. Il contratto in essere resta valido per la tutela di tutte le parti in causa, ma Sahin non giocherà più per il St. Pauli, che ha spiegato nella nota ufficiale che dava notizia del licenziamento del centrocampista 25enne di aver concesso al giocatore il permesso di allenarsi e giocare con altri club.

https://twitter.com/ibfk2014/status/1183765476389904385

L’Istanbul Basaksehir : “Torna a casa Sahin”

Tornato al St. Pauli dopo sei mesi in prestito all’Ingolstadt, Sahin paga con il licenziamento il fatto di essere entrato in tackle su una delicata vicenda politica e umana. La sua storia, però, rischia di diventare sempre di più lo specchio di quanto sta accadendo sul piano politico internazionale. Il caso ha infatti avuto un seguito: pochi minuti dopo la nota del St. Pauli, su Twitter è spuntata una proposta per il calciatore classe 1994. L’Istanbul Basaksehir, club che è incluso nel girone della Roma in Europa League e in cui Sahin ha già giocato in passato, lo ha invitato senza mezzi termini a tornare in Turchia. “Come back home” recita il post che ritrae Sahin con maglia della nazionale turca e volto sorridente. Significativa nota a margine: il Basaksehi è direttamente legato al presidente turco Erdogan, per il quale la società ha addirittura ritirato la maglia numero 12. Storia infinita, che siamo certi che non finirà qui.

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