Attimi di tensione durante la sfida tra Manchester City e Porto valida per il primo turno del Gruppo C di Champions League. Tensione che ha coinvolto i due allenatori Pep Guardiola e Sergio Conceicao, protagonisti di uno scambio di battute tutt’altro che amichevoli. Al termine del match l’ex centrocampista di Lazio e Inter ha spiegato ai cronisti il motivo delle scintille.
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Una sfida ad alta tensione, soprattutto tra le due panchine, quella di Champions League giocata mercoledì all’Etihad Stadium di Manchester tra City e Porto. I due allenatori, Guardiola e Sergio Conceicao, si sono resi protagonisti di un’accesa discussione nel finale della gara vinta dai padroni di casa con il risultato di 3-1. A spiegare il motivo dell’acceso scambio di battute ci ha pensato il tecnico dei lusitani al termine del match, rispondendo alle domande dei cronisti che lo hanno incalzato sull’argomento. Alla base del diverbio alcune parole poco lusinghiere che il tecnico spagnolo avrebbe detto riguardo il Portogallo…
Sergio Conceicao vs Guardiola, il portoghese attacca
“Oltre al modo in cui si è rivolto ai miei calciatori e all’arbitro“, ha detto Conceicao al termine del match, “ha anche parlato del nostro paese (il Portogallo ndr) e non ha utilizzato belle parole. Chi non si dispiace per una cosa del genere non è figlio di buona gente, quindi sono stato costretto a rispondergli“. Poi ha continuato: “Adesso capisco cosa intendeva nelle interviste prepartita quando parlava del peso della panchina del Porto. Ciò che è successo mi pare un ottimo esempio del fatto che l’abbia sentito. L’atteggiamento di Guardiola e di tutti i componenti della sua panchina non è stato buono. Avremmo dovuto lamentarci molto di più noi che eravamo sulla panchina del Porto…“. E pensare che nel Man City giocano molti giocatori portoghesi…