Solo pochi giorni fa il Manchester City annunciava l’addio di Sergio Aguero a fine stagione. Da quel momento, voci di mercato si sono rincorse per tutto il globo. C’è chi si chiede dove giocherà il Kun dalla prossima stagione e chi invece cerca di capire con chi verrà sostituito tra le fila del City. Haaland è il nome più quotato. I Citizens, infatti, sembrano essere i favoriti nella corsa al norvegese. Pep Guardiola però, nella conferenza prima della sfida con il Leicester, smorza un po’ gli animi. Il Manchester City potrebbe non sostituire Sergio Aguero per un semplice motivo: non se lo può permettere.
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City potrebbe non sostituire Aguero, Guardiola: “Non ce lo possiamo permettere”
Il tecnico ha espresso enormi dubbi su un possibile arrivo di Erling Haaland al City: “Voglio essere chiaro, in termini di numeri è quasi impossibile. In termini di ciò che significa per questo club, è impossibile. Con questi prezzi non compreremo un attaccante. Non possiamo permettercelo. Tutti i club hanno difficoltà finanziarie e noi non siamo un’eccezione. Forse troveremo un nuovo giocatore per sostituire Sergio, forse no. Oggi ci sono più possibilità che non lo faremo. Abbiamo abbastanza giocatori in prima squadra, giocatori interessanti in Academy. Ci sono grandi possibilità, visti i problemi economici mondiali, che non ingaggeremo un attaccante”.
Il futuro dell’attaccante del Borussia Dortmund è stato oggetto di discussione proprio durante la pausa internazionale. L’agente del norvegese, Mino Raiola, e il padre del giocatore, Alf Inge Haaland, hanno infatti incontrato sia Barcellona che Real Madrid. Si parla di richieste fino ai 150 milioni di euro per l’attaccante, richieste “impossibili” per Guardiola e per il City. Molti hanno già messo in dubbio le affermazioni del tecnico sul fatto che il City non possa permettersi un attaccante. Le finanze dei club, però, sono state profondamente colpite dalla pandemia Covid-19 e il club di Manchester non fa eccezione. Aguero comunque, in questa stagione, ha saltato parecchie partite ma ciò non ha impedito alla squadra di Guardiola di guadagnare il primato con un divario di 14 punti dal Manchester United, secondo: “Avevamo Gabriel Jesus, Ferran Torres, l’Academy”. Forse, in fondo, l’ex Barcellona non ha così bisogno di un nuovo attaccante.