Il fantacalcio non spopola solamente in Italia, ma anche in diversi paesi del Vecchio continente. Tra questi anche l’Inghilterra dove chi arriva ultimo, solitamente, deve scontare una penitenza ideata dagli altri compagni. Ed è ciò che è toccato a Chris Talbot. Il 31enne è arrivato ultimo e gli amici hanno ideato un’incredibile punizione. Il ragazzo si è dovuto trasformare in un trofeo umano che celebrava la sua sconfitta.
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Tifoso arriva ultimo al fantacalcio: l’incredibile punizione ideata dagli amici
Chris ha preso parte a un campionato di fantacalcio con 12 dei suoi amici e, sfortunatamente, a fine stagione si è ritrovato ultimo in classifica. Talbot e i suoi compagni si sono conosciuti giocando a calcetto a Greenwich e sette anni fa hanno creato il loro campionato di fantasport, chiamato “How Souness Now”. Ogni stagione il vincitore deve pensare alla punizione per colui che arriva ultimo in classifica. Negli anni passati si è passati dai piercing ai capezzoli alle sfide alimentari, ma quest’anno la creatività ha preso il sopravvento. La corona del vincente è andata a Mike Arnsbro che ha dato vita a un’idea del tutto originale per il suo amico Chris. Talbot è stato completamente ricoperto da vernice color oro e ha dovuto indossare un completo da calcio con la scritta “perdente” sul retro. Un vero e proprio trofeo umano, come riporta Sportbible, che celebrava però una sconfitta.
Il 31enne si è dovuto poi recare per le strade di Londra e posare come una statua, immobile su un piedistallo, che diceva semplicemente: “Loser Fantasy Football 2019/20” (Perdente del Fantasy Football 2019/20). Uno degli amici, Jon Fuller, ha spiegato poi alla Press Association che era tutto ben organizzato nel rispetto anche delle norme sul distanziamento sociale: “Quest’anno ci siamo dovuti inventare qualcosa di diverso, qualcosa che si potesse fare con il distanziamento sociale. E gli abbiamo anche fatto una mascherina dorata così che potesse prendere i mezzi pubblici”. Una penitenza che è servita da lezione al povero Talbot: “Finora è a metà classifica, ha imparato. La punizione serve per ricordare a tutti di non mollare mai”.