Robin Van Persie ha spiegato le motivazioni che l’hanno portato, nel 2012, dall’Arsenal al Manchester United. Nell’agosto di sette anni fa Robin Van Persie sorprende tutti e per 24 milioni di sterline passa dall’Arsenal allo United. Un colpo al cuore per milioni di tifosi, che lo etichettarono come un traditore. All’epoca il giocatore aveva giustificato questo trasferimento dichiarando di aver “ascoltato il ragazzino dentro di lui” e di essere un fan dei Red Devils fin da bambino. L’olandese non ha più commentato la vicenda, fino a qualche giorno fa. In un’intervista a BT sports, riportata anche dal The Sun, l’ex attaccante ha spiegato le reali motivazioni che l’hanno portato via da Londra.
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Van Persie allo United perché l’Arsenal era stanco di lui
“Penso che tu possa paragonarlo all’essere sposato. Io e l’Arsenal siamo stati sposati otto anni, ma dopo otto anni mia moglie si è un po’ stancata di me. L’ho sentito. Ho parlato tanto con Arsene Wenger e Ivan Gazidis sulla firma di un nuovo contratto, ma non mi hanno offerto un nuovo accordo, quindi ho dovuto esplorare altre opzioni. Io ero ancora un giocatore in forma, mi sentivo adatto per giocare ad alti livelli e per vincere il campionato. Per questo ho accettato volentieri la proposta dello United”
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Robin Van Persie l’anno successivo ha davvero vinto il campionato e come migliore marcatore, ma con il Manchester United. E chi all’epoca lo ha definito traditore dopo questa intervista ha cominciato a ricredersi e a rivalutare il giocatore. Non è stato lui a tradire, ma la società a non capire il suo valore e a lasciarlo andare via. Migliaia i commenti di scuse all’olandese da parte dei tifosi dell’Arsenal per cui Van Persie, prima del 2012, era un vero idolo. Solo nella sua ultima stagione a Londra aveva collezionato 37 reti in 48 presenze in Premier League. Difficile accettare come un giocatore del genere vada in uno dei club rivali da sempre.
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