Mehdi Taremi è stato a lungo corteggiato dal Milan che alla fine non è riuscito a trovare l'accordo né col Porto né con gli agenti del calciatore. Tuttavia, il suo procuratore Pedro Pinho ha dato la sua versione dei fatti incolpando i rossoneri per come hanno gestito la trattativa.
L'agente di Taremi attacca il Milan
Il Milan voleva a tutti i costi un vice Giroud e il nome prescelto era quello di Taremi, peccato che poi alla fine sia saltato tutto nelle ultime ore,. Secondo alcuni rumors perché il Porto ha chiesto più soldi e perché non si è trovato l'accordo sulle commissioni con il suo agente. Tuttavia, Pedro Pinho intervistato in esclusiva dal portale portoghese Record, ha dato una nuova versione dei fatti che mette in cattiva luce l'operato del club rossonero. "Il Milan non ha mai avuto contatti diretti con me - ha raccontato il manager dell'attaccante iranianao -. Il giocatore li aveva avvertiti che stavano parlando con gli agenti sbagliati ma hanno continuato per altri due mesi. L'ingaggio proposto a Taremi, circa 1,5 milioni, secondo noi è molto lontano dagli stipendi solitamente offerti dal Milan e non era in linea con le aspettative del giocatore. Per questo non si è mai arrivati nemmeno a parlare di commissioni. In Italia gira questa menzogna, ma il Milan deve provare che siano state richieste commissioni. Perché l'hanno fatto? Forse cercano un capro espiatorio per giustificare il mancato acquisto del giocatore".