Il ritorno di Antonio Conte sulla panchina della Juventus continua ad essere il sogno proibito dei tifosi bianconeri. L’ex capitano e tecnico, che ha lasciato l’Allianz Stadium nel 2014 dopo tre scudetti di fila, è il nome che più di tutti accende l’immaginario juventino. La Juventus lo vuole, lui non ha mai smesso di sentirsi bianconero. Eppure, il suo attuale contratto triennale col Napoli rappresenta uno scoglio non da poco.
Il nodo: ambizioni contro bilancio
Il carisma e la garanzia di risultati immediati che porta Conte fanno gola alla dirigenza, ma si scontrano inevitabilmente con la linea economica tracciata dal club. Il tecnico salentino pretende investimenti, vuole veterani pronti a vincere subito, mentre la proprietà chiede un ridimensionamento e lancia un progetto basato su giovani da valorizzare. È qui che il nodo diventa complicato: riportare Conte significherebbe cambiare rotta, anche sul mercato.
Non solo Conte: Juve a caccia di un’identità
Nel casting per la panchina bianconera non c’è solo Conte. Gian Piero Gasperini, forte dei risultati raggiunti all’Atalanta e della capacità di lavorare con i giovani, rappresenta una scelta più in linea con la nuova filosofia della Juve. Tra le alternative, sarebbe stato sondato anche l’ex tecnico rossonero Stefano Pioli. Da non escludere del tutto la possibilità che Thiago Motta rimanga: la sua permanenza dipenderà da questo finale di stagione e dalla qualificazione della Juventus in Champions.
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