Nelle ultime ore si è parlato parecchio di Matthijs de Ligt. Il difensore piace al Chelsea ma anche ai due club di Manchester, United e City. Il contratto del giocatore con la Juventus scadrà nel 2024 e l’olandese ha una clausola rescissoria da 120 milioni di euro. L’ad del club di Torino, Maurizio Arrivabene, in un’intervista a Tuttosport ammette però che potrebbe essere impossibile trattenere il 22enne.
Arrivabene su de Ligt: “Impossibile trattenere chi vuole andare”
de Ligt può partire ma dal tavolo della trattativa, sottolinea il 65enne, bisogna alzarsi tutti soddisfatti: “Torniamo a parlare di giocatori che seguono i consigli dei procuratori o dei colleghi invece che della società. Oggi è impossibile trattenere un giocatore che se ne vuole andare. Ma è sempre una questione di numeri, non è che se uno vuole andare via gli rispondi: prego, accomodati. È difficile trattenere un giocatore, però dal tavolo della trattativa bisogna alzarsi tutti e tre soddisfatti. E vale sempre l’articolo quinto: chi ha i soldi ha vinto”.
I Blues, che hanno perso sia Antonio Rudiger che Andreas Christensen a parametro zero, sperano di convincere l’olandese a trasferirsi allo Stamford Bridge. Il club di Londra, però, vuole optare per uno scambio, coinvolgendo nella trattativa Christian Pulisic o Timo Werner più denaro. Il Chelsea sembrerebbe in pole position, ma Manchester United e Manchester City sono pronti ad entrare in scena.
L’ad bianconero parla delle trattative con Pogba
La Juventus, invece, potrebbe dover dire addio a de Ligt ma allo tempo potrebbe riaccogliere il centrocampista Pogba. Arrivabene, ha confessato al quotidiano sportivo, che le trattative stanno procedendo bene: “Gli stiamo parlando e le cose si stanno evolvendo molto, molto bene. La presenza di certi giocatori è importante sia dal punto di vista tecnico che commerciale, il mio sogno sarebbe avere un giocatore italiano che venga riconosciuto a livello internazionale: un Totti, un Del Piero, un Buffon, un Paolo Rossi del 1982”.
L’obiettivo, conferma l’ad, rimane sempre quello di mantenere una squadra ad altissimi livelli: “Non c’è una nuova Juventus, c’è la Juventus che come obiettivo ha la continuità a mantenere una squadra ad altissimi livelli e mirare ad altissimi traguardi. Il “J brand” ha enormi potenzialità. Noi dobbiamo progettare una squadra che in campo deve vincere e un’altra che lavora per espandere il marchio nel mondo”.