Da giorni, anzi da settimane, si parlava con insistenza del probabile approdo di Michael Folorunsho alla Lazio. Del resto, il centrocampista, era di fatto ai margini del progetto tecnico di Antonio Conte, che non lo aveva tenuto in considerazione per le prime due gare di Serie A, e per questo libero di trovarsi una destinazione a lui gradita. Ed i biancocelesti, club in cui l'azzurro è cresciuto, rappresentavano la soluzione ideale: a Baroni serviva una mezzala, De Laurentiis aveva la necessità di sfoltire la rosa in mediana, soprattutto dopo gli arrivi di McTominay e Gilmour, il giocatore voleva tornare a Roma.
E allora? Cos'è successo? È successo che l'offerta presentata dal club di Lotito è stata a dir poco surreale, come l'ha definita il noto esperto di mercato Alfredo Pedullà.
La "patetica" offerta della Lazio per Folorunsho
Negli ultimi giorni di questa avvincente sessione di calciomercato Michael Folorunsho è sembrato più volte ad un passo dall'approdare alla Lazio. Il Napoli voleva cederlo, la Lazio e Baroni, che già lo aveva avuto a Verona, volevano prenderlo, il giocatore scalpitava per tornare in biancoceleste. Non si è però mai trovato accordo sulla formula del trasferimento, con De Laurentiis che voleva una cessione a titolo definitivo, o perlomeno un prestito con obbligo di riscatto, e Lotito e Fabiani che offrivano "solo" un prestito con diritto. Le parti hanno provato fino all'ultimo a raggiungere un'intesa, ma l'offerta last-minute dei capitolini è stata decisamente fuori dal mondo.
A rivelare la proposta avanzata dai biancocelesti al Napoli è stato l'esperto di mercato Alfredo Pedullà: "L’ultima offerta della Lazio per Folorunsho surreale: prestito gratuito con diritto di riscatto. Ovviamente respinta". In pratica Lotito e Fabiani volevano il giocatore gratis e senza alcun vincolo che li obbligasse ad acquistarlo a fine stagione. Inevitabile il rifiuto da parte di De Laurentiis e dei suoi dirigenti.
Notizia di oggi, Folorunsho è stato reintegrato in rosa ed inserito nella lista per la Serie A: chissà che Conte non riesca a farlo entrare nei suoi schemi e a rilanciarlo...
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