La Gazzetta oggi si concentra sull'avvocato Ledure, che segue gli interessi di Romelu Lukaku e che ha fatto il giro di tutta l'Europa questa estate nel tentativo di vendere l'attaccante, che però è ancora fermo al Chelsea.
I viaggi di Ledure: l'Europa d'estate
C'è chi per l'estate sceglie il mare, chi preferisce la montagna, chi altro resta a casa e va in vacanza a settembre. C'è chi visita un paese estero o va alla scoperta del proprio. E poi c'è chi gira per tutta l'Europa, anche se non esattamente per vacanza. È il caso dell'avvocato Ledure, che segue Romelu Lukaku e cerca di venderlo a chiunque potrebbe permetterselo.
E quindi gira. Tutti dicono di volere il suo assistito ma poi nessuno effettivamente lo compra. E così il suo viaggio continua. È partito da Londra direzione Milano carico di speranza e di promesse. Tra una visita e l'altra a Viale della Liberazione per pranzare con Marotta prende il treno per conoscere meglio Torino e la sua guida Allegri, poi torna a Milano per incontrare Furlani.
L'unico che lo richiama è Marotta, ma Ledure non risponde. Torna a Londra, bussa alla porta del Chelsea per vedere se è cambiato qualcosa, ma la risposta rimane sempre no. Allora passa all'altra sponda di Londra e incontra il Tottenham, ma anche gli Spurs sono dubbiosi.
Prende un altro aereo e vola a Madrid, ma Florentino Perez è un osso duro. Allora vola a Parigi, ma gli emiri hanno già preso Goncalo Ramos. Ripassa dall'Inghilterra, da Newcastle, ma gli arabi lo vogliono in Arabia, non nel Regno Unito.
Sente tanto parlare di Roma e una visita la fa anche lì, ma nel frattempo mantiene i contatti con Torino.
L'effettivo mercato di Lukaku
E per quanto Ledure si sia sforzato nel corso di questa estate, Lukaku rimane solo un'ipotesi. È un'ipotesi per la Juventus se il Chelsea, come si dice, sia tornato in trattativa per fare lo scambio tra il belga e Vlahovic.
È un'ipotesi per la Roma, se a fine mercato Mourinho è ancora orfano di un attaccante e Big Rom di una squadra.
È un'ipotesi in Arabia Saudita, se a fine mercato al belga non rimane altra scelta se non quella di accasarsi tra i ricchi sauditi, asciugando le lacrime di coccodrillo con qualche banconota di troppo.
È un'ipotesi, anche se remota, per il Chelsea, nel caso gli rimangano sul groppone i 90 chili del belga e il suo stipendio milionario.