Il grande colpo di questa prima parte di mercato è sicuramente Alessandro Buongiorno al Napoli. Dietro la sapiente regia dell'agente Beppe Riso, il Torino ha incassato 38 mln di euro complessivi, mentre ADL ha regalato a Conte un centrale affidabile e dalle grandi potenzialità. Tuttavia, prima di accettare il club azzurro, Buongiorno è stato corteggiato anche da Juventus e Inter che hanno fatto di tutto per accaparrarselo.
Il gioco delle tre carte di Beppe Riso
Juve? Perché no! Inter… forse sì. Ma il Napoli è vicino. Sull’operazione Buongiorno si è parlato tanto. Si è fatto anche tanto. Come in un gioco delle tre carte dove Giuseppe Riso ha tenuto in piedi varie trattative contemporaneamente, ascoltando tutti, parlando a molti. Tutto questo per lo stesso giocatore. A cena con il Napoli in centro a Milano per sistemare dei dettagli sull’ingaggio, ma intanto al telefono con Piero Ausilio per provare a capire la fattibilità dell’operazione lato nerazzurro. L’Inter però ha chiesto tempo, perdendo difatti il treno.
Il no alla Juventus
E la Juve? La Juve c’era. Presente! Aveva pareggiato l’offerta del Napoli. Sia a Motta sia a Giuntoli piaceva molto il difensore classe 1999. Ma alla fine Buongiorno ha declinato l’offerta per il suo trascorso granata e per la voglia di Napoli. La trattativa è comunque andata avanti su più fronti, con colpi di teatro… e intanto i giorni passavano.
E proprio quando tutti pensavano che il Napoli avesse ormai chiuso, Riso è uscito dalla sede di Viale della Liberazione e ha sganciato la bomba: “Buongiorno-Inter”, aprendo un mare di domande e dubbi. I giornalisti lo hanno inseguito fino a notte fonda, tentando di fargli dire qualcosa in più. Nessun feedback concreto. L’operazione si è infine conclusa col Napoli e determinante è stata la volontà del giocatore di sposare un progetto così nuovo e ambizioso.
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