Sta facendo parecchio discutere in Francia la situazione legata al talento del Lione Rayan Cherki. Il trequartista la scorsa estate aveva prolungato il proprio contratto con il club di Ligue 1, contratto in cui era stata inserita una clausola rescissoria da circa 22,5 milioni di euro. Esattamente la cifra offerta dal Borussia Dortmund per acquistarlo in maniera praticamente automatica
Il giocatore voleva lasciare la Francia, il Lione avrebbe incassato la cifra pattuita, allora perché la trattativa alla fine non è andata in porto? Colpa di una surreale, ulteriore clausola presente nell'accordo di rinnovo firmato la scorsa estate dal giocatore.
Cherki, soldi per dire "no"
Inizialmente sembrava la classica storia del club che si impunta e non vuole lasciar andare un giocatore facendosi beffe della sua volontà e nonostante ci sia un'altra società disposta a pagare la clausola che lo libererebbe dal contratto. Ma secondo le informazioni fornite dal giornalista di RMC Daniel Riolo, Cherki non ha mai avuto realmente intenzione di andarsene. Il motivo? Soldi, ovviamente.
Racconta Riolo: "È una storia di soldi, in effetti, e non affatto di 'Voglio restare nel club, amo il club'. Cherki, sì, voleva andarsene, ma alla fine è rimasto per una questione di soldi! C'era questo contratto con una clausola a 22,5 milioni di euro, ma anche un'altra clausola che diceva che se Cherki avesse rifiutato l'offerta, avrebbe avuto un risarcimento e avrebbe preso 2,5 milioni di euro! Il che è ancora più incredibile!".
Una vicenda surreale e che potrebbe creare un pericoloso precedente.
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