Poche ore fa è sbarcato all'aeroporto di Ciampino il nuovo centravanti della Roma di De Rossi, Artem Dovbyk. L'attaccante, Pichichi dell'ultima Liga spagnola, è stato acquistato dai giallorossi per una cifra di oltre 40 milioni di euro, compresi i bonus. Una cifra che sarebbe potuta essere anche più elevata, se non fosse arrivato proprio l'intervento dell'ucraino che pur di approdare nella Capitale ha praticamente messo una parte di soldi di tasca sua. Il retroscena.
Dovbyk-Roma, l'ucraino "paga" di tasca sua
Voleva solo la Roma Artem Dovbyk, e questo era chiaro fin dall'inizio. Lo aveva capito l'Atletico Madrid, che aveva già trovato l'accordo con il Girona, ma si è dovuto scontrare con la ferma decisione dell'attaccante ucraino di approdare nella Capitale alla corte di Daniele De Rossi. Nessun dubbio quindi su quella che era la volontà dell'ultimo Pichichi della Liga, ma che addirittura ci avesse rimesso dei soldi è cosa nuova.
C'è infatti un retroscena, raccontato dal Corriere dello Sport: Dovbyk aveva un accordo scritto con il Girona per cui, in caso di futura rivendita, avrebbe avuto diritto a un milione e mezzo di euro. L'attaccante, pur di facilitare un accordo tra i catalani e la Roma, ha invece deciso di rinunciare a quei soldi. Gli spagnoli hanno potuto così ottenere in pratica un milione e mezzo in più: Dovbyk è quindi costato 38.5 milioni garantiti (esclusi bonus) invece che 40.
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