Visti i presupposti si preannuncia un’estate tutt’altro che semplice per i tifosi del Napoli. Dopo i problemi relativi al rinnovo di contratto di Kalidou Koulibaly, sempre sul taccuino delle big d’Europa Barcellona su tutte, adesso a tener banco in casa partenopea è il caso Fàbian Ruiz, con lo spagnolo in scadenza di contratto nel 2023 e che secondo quanto riportato avrebbe rifiutato il prolungamento di un anno con inserimento di una clausola rescissoria di 30 milioni. La società ora studia le contromosse, e la strada del “pugno duro” al momento sembra la più gettonata.
Fabiàn Ruiz come Milik?
La trattativa tra gli agenti di Fabiàn Ruiz e la società è completamente ferma, ma la chiusura del centrocampista spagnolo sembra piuttosto netta. L’entourage del giocatore ha fatto capire che nel corso della passata stagione i partenopei non hanno mai trovato il tempo (o la voglia) di discutere di un eventuale rinnovo, decisione che ha decisamente raffreddato i rapporti tra le parti. Adesso, secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, si profila un muro contro muro, un po’ come quanto successe nel 2020 con l’attaccante Arkadiusz Milik.
Fabiàn come Milik?
Milik allora non accettò la proposta di rinnovo di contratto del club, e De Laurentiis decise di metterlo fuori rosa. Il centravanti polacco si allenò a parte per quasi sei mesi fino a Gennaio, quando decise di accettare la proposta dell’Olympique Marsiglia. La stessa situazione che potrebbe ora ricrearsi tra la società e Fabiàn Ruiz qualora si arrivi al definitivo punto di rottura. La strategia dei partenopei di rimandare la questione rinnovi a fine stagione (oltre allo spagnolo e a Koulibaly in ballo anche il futuro di Mertens e Ospina) non sembra stia pagando…