Probabilmente titolare in tutte le squadre di Serie A, tranne una. Il "problema" - se così si può definire... - è che Davide Frattesi gioca proprio in quell'unica eccezione, l'Inter. Il centrocampista, chiuso dal trittico Barella-Calhanoglu-Mkhitaryan, è tormentato da un dilemma: restare nella formazione campione d'Italia, ma da riserva, o cambiare aria per cercare più spazio? La risposta, però, non dipende solo da Frattesi. Già, perché se da un lato negli ultimi giorni la Roma ha mostrato un certo interesse, dall'altro è l'Inter a fissare le regole dell'eventuale trattativa. E di conseguenza, anche il prezzo: secondo il Corriere dello Sport, la prima richiesta dei nerazzurri è di 45/50 milioni di euro. Troppi, per i giallorossi.
Frattesi tornerebbe alla Roma, ma non vuole andare allo scontro con l'Inter
Una valutazione importante, che potrebbe scoraggiare la Roma, la squadra in cui Frattesi è cresciuto calcisticamente (dopo essere passato anche dalla Lazio). Ma i nerazzurri non hanno intenzione di cedere una pedina preziosa a stagione in corso, ed ecco perché Marotta e Ausilio avrebbero alzato il muro e si libererebbero del classe '99 solo in caso di una plusvalenza notevole. Allo stesso tempo, come riporta il quotidiano romano, per quanto Frattesi sia alla ricerca di più minuti e potrebbe gradire un ritorno nella Capitale, non è assolutamente intenzionato ad andare allo scontro con l'Inter. Che due estati fa ha sborsato oltre 30 milioni di euro per portarlo a Milano.
Scambio Frattesi-Pellegrini? L'Inter dice no
Insomma, a meno di nuovi scenari - una richiesta più bassa dei nerazzurri o un'esplicita volontà del giocatore di andarsene - l'Inter e Frattesi sembrano destinati a continuare insieme, almeno fino a giugno. Poi, eventualmente, se ne riparlerà. Anche perché la possibilità di imbastire uno scambio con la Roma inserendo Pellegrini al suo interno non esalta la dirigenza interista. E allora, per il momento, Frattesi dovrà continuare a ricoprire il ruolo di "riserva di lusso". Sempre che non riesca a stravolgere le gerarchie di Inzaghi...
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