Champions o non Champions, in estate qualcosa dovrà cambiare alla Juventus e non solo alla guida tecnica, ma anche e soprattutto nei ruoli dirigenziali. "La Juve agli juventini", aveva detto Del Piero, una linea condivisa dai piani alti. L'intenzione è quella di inserire in dirigenza Giorgio Chiellini e Francesco Calvo, ma occhio a Giuntoli, cui posizione è alquanto delicata.
Futuro di Giuntoli in bilico
Il dt bianconero aveva fortemente voluto Thiago Motta sulla panchina bianconera e ha avuto la possibilità di investire 200 mln tra mercato estivo e invernale. Inevitabile quindi che, qualora la Vecchia Signora non riuscisse a centrare l'obiettivo minimo del quarto posto, la sua testa potrebbe cadere in estate. Dalla sua, Giuntoli ha un oneroso contratto da 1,5 mln netti a stagione fino al 2028 e gli va dato atto di essere riuscito a portare in positivo l'ultimo bilancio semestrale, abbattendo i costi e riducendo il monte ingaggi. Ma se ti chiami Juventus lo scudetto del bilancio non basta, servono anche e soprattutto i risultati in campo. Per questo motivo, nelle ultime ore sono (ri)spuntati i nomi di Manna (che potrebbe tornare a Torino con Conte) e Tognozzi (ex scout manager bianconero ora al Granada).
Il ritorno di Chiellini e Calvo
Scrive la Gazzetta dello Sport:
L'ex capitano Chiellini, che ora lavora con Scanavino come rappresentante del club nelle relazioni istituzionali nazionali e internazionali ed è entrato nell'Eca, potrebbe essere inserito nella nuova struttura insieme a Francesco Calvo: il manager bianconero, che ha avuto un ruolo anche nella scelta di Tudor, è da poco stato nominato consigliere della Figc ed è stato responsabile dell'area sportiva prima dell'arrivo di Giuntoli. Un'iniezione di juventinità, con il sogno Antonio Conte come allenatore per il 2025-26.
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