Da ieri Albert Gudmundsson è ufficialmente un nuovo giocatore della Fiorentina, con la Viola che ha sborsato circa 30 milioni di euro per convincere il Genoa a privarsi dell'islandese.
Reduce da una stagione da 16 reti e 5 assist complessivi, l'attaccante è stato accostato a più riprese a diversi club tra cui anche all'Inter campione d'Italia, che poi non ha affondato il colpo anche per motivi non legati al campo o al bilancio. Alla fine dunque è stato il club di Commisso a spuntarla sulle rivali.
E mentre Palladino si gode il nuovo rinforzo, a Genova c'è aria di polemica, con i tifosi che hanno visto partire i due uomini simbolo della scorsa stagione, l'islandese e Retegui, e l'amministratore delegato del club Andres Blazquez, ha in qualche modo provato a motivare le due cessioni: Gudmundsson in particolare ha fatto di tutto per lasciare il Grifone, come rivelato dall'ad al Secolo XIX.
Gudmundsson-Fiorentina: il retroscena
Blazquez ha affidato al quotidiano genovese il proprio pensiero sulla cessione dell'islandese: "Gli avevamo offerto un milione netto in più per restare in aggiunta al suo vecchio stipendio, ma lui ogni giorno veniva in sede a protestare. Voleva essere ceduto e così è andata, anche perché Gilardino non voleva in squadra un calciatore scontento", ha rivelato l'ad dei rossoblu.
Poi, parlando dell'arrivo di Pinamonti, ha spiegato: "Il mister preferiva Pinamonti a un profilo come Silva e così abbiamo spinto per avere lui. La priorità di Gila era una prima punta".
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