La Juventus si prepara a un finale di stagione da brividi, con la qualificazione Champions appesa a un filo. Dopo la sconfitta contro il Parma, il cammino della Signora si complica notevolmente, trasformandosi in una corsa contro il tempo per evitare un tracollo a livello sportivo e finanziario. Igor Tudor, chiamato a ridare slancio alla squadra, si trova ora davanti a un bivio critico.
Un cammino impervio
Il rischio di mancare il quarto posto, ora distante un solo punto, preoccupa i vertici del club. Non giocare la Champions League la prossima stagione significherebbe rinunciare a circa 60 milioni di euro in premi Uefa. Il calendario delle ultime giornate non lascia spazio a distrazioni: a parte le abbordabili Monza e Venezia, la Vecchia Signora avrà il doppio scontro diretto con Bologna e Lazio.Tudor e il suo futuro incerto
La qualificazione alla Champions non è solo cruciale per il club, ma anche per Tudor: il croato otterrebbe il rinnovo automatico del contratto per un altro anno. Tuttavia, in tal caso la Juventus potrebbe rescindere il contratto pagando una penale. Tudor, tuttavia, non si lascia abbattere: ha parlato di nuovo alla squadra, alternando il bastone alla carota, esortando tutti a ritrovare la fiducia necessaria e a crederci fino alla fine.Giocatori in bilico
In caso di mancata qualificazione Champions, la Gazzetta elenca i giocatori che potrebbero andar via in estate:- Mattia Perin potrebbe cercare più spazio altrove, mentre la permanenza;
- Renato Veiga difficilmente rimmarrebbe;
- Federico Gatti, corteggiato in Premier League
- Douglas Luiz a cui non sarebbe concessa un'altra opportunità visto anche l'esoso ingaggio da 5 mln netti (il terzo più alto della rosa)
- Dusan Vlahovic salvo clamorosi colpi di scena non intende rinnovare;
- Weston McKennie difficilmente verrebbe proposto il rinnovo;
- Francisco Conceicao costi troppo alti senza Champions;
- Kolo Muani costi troppo alti senza Champions;
- Samuel Mbangula per monetizzare;
- Kenan Yildiz per monetizzare anche se i bianconeri preferirebbero non sacrificarlo;
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